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Ponte sotto i ferri, allarme-traffico

Andrea Mason Sara Panizzon Non è il ponte sul fiume Kwai. Bombardato e ricostruito dai prigionieri inglesi. È dedicato ai Granatieri che combatterono sul Cengio nella Grande Guerra. Non sta in Thailandia ma poggia pilastri ed arcate tra Caltrano e Chiuppano, sopra l’Astico. Il guaio è che da oggi e fino a venerdì 4 gennaio, il viadotto sarà chiuso ai mezzi pesanti con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate. Non solo. Sarà percorribile in un solo senso di marcia, chiuso alla circolazione per gli automobilisti che scendono da Asiago e dall’Altopiano. Al saldo fanno 14 giornate di passione viabilistica. Altrimenti non si poteva fare. «Il ponte ha bisogno di immediati interventi di consolidamento e risanamento. I lavori sono improcrastinabili ed avranno inizio immediatamente». Non ha fatto giri di parole il direttore generale della Provincia, Angelo Macchia. Ieri Vi.abilità ha pubblicato il testo dell’ordinanza che sospende la normale circolazione stradale lungo la provinciale 349 del Costo. Duecento metri di passione. Tecnici e operai sono attesi già da oggi alla base del viadotto. Una decisione arrivata dopo l’ispezione di fine novembre effettuata con l’ausilio di un drone. Un esame che ha evidenziato «l’ammaloramento» di un elemento di appoggio dell’imponente struttura. «Non c’è pericolo di crollo», sottolinea Macchia. «Ma il consolidamento va effettuato in sicurezza». E con un pelo di velocità. Le festività natalizie porteranno un logico aumento del transito verso l’altopiano; le vacanze dovrebbero garantire un calo di transito di mezzi pesanti che verranno comunque deviati verso Sarcedo e Breganze e quindi saliranno in Altopiano lungo la provinciale 69 Lusianese. Il sindaco di Caltrano, Marco Sandonà, guarda già oltre. «Spero che per sabato 28 i lavori siano già a buon punto. I tecnici della Provincia hanno fatto le corse per trovare il materiale e gli operai che provvederanno a ripristinare la struttura. Timori per il traffico? Sì e no. Le auto attraverseranno il centro solo in rientro da Asiago. Non temo carichi pesanti. Ci sono le feste e gli ordini sono già stati consegnati. Terremo monitorato ciò che accade, pronti ad intervenire». «La chiusura del ponte dei Granatieri porterà inevitabilmente disagi anche alla già complessa viabilità di Piovene Rocchette, mi auguro che i lavori vengano eseguiti in fretta». Non nasconde la sua preoccupazione, Erminio Masero, sindaco del paese, per lo stop del nodo viario. «Oltre che per gli automobilisti che si recheranno ad Asiago per la stagione invernale, il disagio interesserà tutte le aziende della valle dell'Astico che con l'istituzione del senso unico alternato sul viadotto faranno transitare i loro automezzi dalla zona di Mosson, a Cogollo del Cengio, al nostro quartiere di Rocchette- prosegue Masero - in particolare passeranno per le vie Alessandro Rossi, Trieste e Roma prima di raggiungere la zona industriale di Caltrano aggiungendo disagio alla nostra già complessa viabilità». Quello dello snellimento del traffico, infatti, a Piovene Rocchette è un cruccio non da poco che si presenta sia nella stagione estiva che invernale quando nel centro del paese si formano lunghe code di automobilisti e mezzi pesanti che passano per quell'unica strada e per il ponte dei Granatieri per raggiungere la vallata dell'Astico con le sue aziende e le località montane. «Qualora la situazione del traffico divenisse insostenibile mi auguro che, rispetto all'attuale disposizione che prevede il passaggio solo delle auto, la Provincia decida di consentire anche lo scorrimento dei camion - conclude Masero - L’unica soluzione per porre fine a queste problematiche è la realizzazione dell'autostrada A31». Concorda il primo cittadino di Cogollo del Cengio, Piergildo Capovilla: «Mi sto organizzando con la Polizia Locale per richiedere il monitoraggio del territorio e della viabilità durante i lavori di sistemazione del viadotto. Valuteremo come poter ridurre i disagi per residenti ed aziende in una riunione che terremo a breve con la Provincia». «Mi auguro che i lavori vengano svolti in tempi brevi- aggiunge Antonella Corradin, prima cittadina di Lusiana- Essendo un periodo festivo non dovrebbero esserci molti camion in transito, i disagi, però, si potrebbero manifestare lungo la nostra strada provinciale se i lavori si protrarranno oltre il tempo dovuto. Nel centro di Lusiana, inoltre, è in vigore il divieto di transito per i mezzi pesanti che sono deviati su altre strade comunali. Monitoreremo la situazione con il nostro Consorzio di polizia». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Mason Sara Panizzon

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