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Patto fra 32 sindaci per famiglie fragili appello ai volontari

Una signora aiuta un bambino a fare i compiti mentre la mamma è al lavoro. ARCHIVIO
Una signora aiuta un bambino a fare i compiti mentre la mamma è al lavoro. ARCHIVIO
Una signora aiuta un bambino a fare i compiti mentre la mamma è al lavoro. ARCHIVIO
Una signora aiuta un bambino a fare i compiti mentre la mamma è al lavoro. ARCHIVIO

Offrire un piccolo aiuto nella cura dei figli, regalare un po’ di tempo ad una mamma o a un papà single, sbrigare qualche incombenza domestica per una famiglia in difficoltà. Piccoli gesti dal grande valore umano in grado di prevenire l’esclusione o l’isolamento sociale di quei nuclei familiari che stanno vivendo un momento di vulnerabilità. È questo il cuore del progetto “Rete famiglie solidali” ideato dall’ex Ulss 4 Alto Vicentino che prevede la nascita, nel territorio dei 32 Comuni, di un gruppo di famiglie solidali che si prendano cura della propria comunità, si aiutino a vicenda e accolgano altre famiglie che vivono momenti di difficoltà. «Le tipologie di solidarietà tra famiglie sono quella della vicinanza solidale, della convivenza di sostegno e del buon vicinato – si legge nel progetto del Distretto 2 -. La prima consiste nel supportare una famiglia con figli minori che necessita di essere accompagnata nello svolgimento di alcune attività della vita quotidiana. La convivenza solidale consiste nell’accoglienza di famiglie monogenitoriali con figli minori per un periodo di tempo definito, mentre il buon vicinato si caratterizza per azioni di tipo pratico/organizzativo che può riguardare l’accompagnamento a scuola, l’aiuto in casa o in commissioni familiari». L’Amministrazione di Thiene è stata tra le prime ad aderire a questa iniziativa e ora lancia un appello ai cittadini affinché si rendano disponibili ad entrare nella rete e ad offrire il loro aiuto a chi ne farà richiesta. «Abbiamo subito ritenuto l’iniziativa promossa dal Distretto 2 Alto vicentino condivisibile e meritevole di accoglimento – spiega Andrea Zorzan, assessore al sociale – anche in considerazione delle sempre maggiori necessità da parte delle nostre famiglie di avere un aiuto di tipo pratico-organizzativo. La volontà è dunque quella di creare anche a Thiene reti di vicinanza tra nuclei familiari o tra un single e una famiglia, favorendo così lo sviluppo della cultura dell’accoglienza e dalla solidarietà». Ciò che viene richiesto ai cittadini che si renderanno disponibili sarà un coinvolgimento attivo ma limitato, all’interno di situazioni familiari a bassa complessità. «Si tratta di offrire dei piccoli aiuti di tipo pratico – continua l’assessore Zorzan – come ad esempio accompagnare un bambino all’allenamento, aiutarlo a fare i compiti o badare a lui mentre la mamma single è al lavoro, oppure sbrigare qualche lavoretto in casa, andare a fare la spesa o altre facili incombenze domestiche». La modalità di realizzazione del progetto, che coinvolgerà gli assistenti sociali dei 32 Comuni, prevede innanzitutto la raccolta dei nominativi delle “famiglie solidali” potenzialmente disponibili e la loro formazione attraverso uno specifico percorso affidata ad un educatore. «Le famiglie solidali, che occupano un ruolo centrale nella comunità – conclude Zorzan - verranno poi messe in contatto con quelle che occupano un ruolo periferico. Attraverso i servizi sociali questi nuclei verranno sostenuti in un percorso di scambi e relazioni rivolte al superamento delle difficoltà». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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