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Oltre 40 popoli e un’unica festa

Uno spaccato di umanità in cui le differenze si fondono in armonia. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOIl mondo in un palco dove sventolano pacificamente tante bandiereUna danza in costume e sullo sfondo l’invasione di persone al parcoAncora uno scatto che mostra allegria e la grande partecipazione
Uno spaccato di umanità in cui le differenze si fondono in armonia. FOTOSERVIZIO STELLA CISCATOIl mondo in un palco dove sventolano pacificamente tante bandiereUna danza in costume e sullo sfondo l’invasione di persone al parcoAncora uno scatto che mostra allegria e la grande partecipazione
Thiene, la Festa dei Popoli (STUDIOSTELLA-CISCATO)

I colori e le tradizioni di 41 etnie hanno attirato oltre seimila persone alla nona edizione della Festa dei Popoli di Thiene. Dal Marocco al Ghana, dallo Sri Lanka al Bangladesh, passando per la penisola balcanica, l’America latina, la Cina, le Filippine e ovviamente l’Italia: più di 500 persone provenienti da ogni angolo del pianeta si sono radunate alle 15 in piazza Ferrarin per dare il via all’evento con la tradizionale sfilata aperta dai sindaci di Thiene, Zugliano, Santorso e Caltrano, Giovanni Battista Casarotto, Sandro Maculan, Franco Balzi e Marco Sandonà, dal vicesindaco di Sarcedo Maria Teresa Campese e dai consiglieri Luisella Viero e Silvia Gavasso in rappresentanza del Comune di Marano Vicentino. «Essere giunti alla nona edizione conferma come questa manifestazione si sia consolidata negli anni: in città lavoriamo su unione e integrazione riscontrando una conseguente situazione positiva in ambito sociale», dichiara Casarotto. «Il prossimo obiettivo sarà il rilancio della consulta per l’integrazione per rinsaldare i legami tra le oltre 40 etnie presenti a Thiene che costituiscono circa il 12 per cento della popolazione». «Questa giornata ci regala uno spaccato della città in cui allegria, colori e condivisione risultano essere gli elementi di spicco», aggiunge l’assessore thienese ai rapporti con le associazioni del volontariato sociale e integrazione, Andrea Zorzan. «In un clima teso rispetto al tema dell’immigrazione, Thiene resta una comunità di pace in cui assaporare una reale convivenza». Tra musica e danze folcloristiche, la lunga sfilata multietnica si è diretta da piazza Ferrarin al parco di villa Fabris, transitando per piazza Chilesotti, corso Garibaldi, via Trieste e via Gorizia. Nell’area verde il pubblico è stato accolto da una quarantina di stand in cui le diverse etnie hanno mostrato i tratti caratteristici delle proprie culture, mentre una quindicina di associazioni della zona, operanti in ambito sociale, si sono presentate illustrando le proprie iniziative. Prima di dare il via al ricco programma di attività – con laboratori gastronomici e musicali, workshop dedicati a balli tipici e narrazione – sul palco del parco ciascun popolo ha avuto modo di salutare Thiene sia nella propria lingua che in italiano. «Abbiamo voluto dare una nuova veste alla festa facendola iniziare da metà pomeriggio per chiuderla alle 21, a differenza degli anni scorsi in cui partiva di mattina e terminava alle 19», concludono Novella Sacchetto, Elio Dall’Igna, Federica Bertoldi e Mariangela Mazzarano della commissione Festa dei Popoli. «Con questi nuovi orari l’affluenza è cresciuta ed è stata coinvolta una tipologia di pubblico ancora più ampia». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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