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Nubifragio in Corso
Rimborso ai negozi dopo 9 anni d’attesa

Ecco come si presentava Corso Garibaldi il pomeriggio del 6 luglio 2008 dopo un nubifragio. ARCHIVIOUno scorcio del palazzo di giustizia di Vicenza. ARCHIVIO
Ecco come si presentava Corso Garibaldi il pomeriggio del 6 luglio 2008 dopo un nubifragio. ARCHIVIOUno scorcio del palazzo di giustizia di Vicenza. ARCHIVIO
Ecco come si presentava Corso Garibaldi il pomeriggio del 6 luglio 2008 dopo un nubifragio. ARCHIVIOUno scorcio del palazzo di giustizia di Vicenza. ARCHIVIO
Ecco come si presentava Corso Garibaldi il pomeriggio del 6 luglio 2008 dopo un nubifragio. ARCHIVIOUno scorcio del palazzo di giustizia di Vicenza. ARCHIVIO

A distanza di nove anni dal nubifragio che fece finire sott'acqua molte attività commerciali di Corso Garibaldi a Thiene, il tribunale di Vicenza ha condannato Alto Vicentino Servizi e la ditta Gino Cappozzo Snc, a cui Avs aveva appaltato il cantiere del centro storico, a risarcire i danni subiti dai negozi di abbigliamento Dal Maso e Rossi Francesco & C. Il giudice Eloisa Pesenti, valutando sia i danni per la distruzione dei capi di abbigliamento che il mancato guadagno derivante dalla chiusura forzata delle attività commerciali, oltre alla spesa per il ripristino dei locali, ha stabilito un risarcimento di circa 110 mila euro per il negozio Dal Maso Srl, i cui titolari sono stati assistiti dall'avvocato Mauro Poncini, e circa 23 mila euro per quello di Rossi Francesco & C., di proprietà di Emma Rossi, assistita dall'avvocato Paolo Rossi.

LA VICENDA. L'allagamento dei negozi di Corso Garibaldi è avvenuto la sera del 6 luglio del 2008. Il pomeriggio di quella domenica, un forte nubifragio si era abbattuto su tutta la nostra provincia e, quindi, anche su Thiene. In quel periodo Corso Garibaldi era chiuso per lavori, dato che Avs, per conto del Comune, stava realizzando la sistemazione della rete fognaria. Buona parte della strada si presentava come un cantiere a cielo aperto dove erano chiaramente visibili le fognature. Intorno alle 16, Corso Garibaldi si è improvvisamente trasformato in un fiume in piena, causato non solo dalle forti piogge ma anche da un raccordo provvisorio posizionato sulle tubature che non ha contenuto la forza dell'acqua, facendole saltare. In breve si è formato un torrente di acque nere che ha parzialmente allagato alcuni negozi e locali pubblici del centro, che hanno subito danni per oltre 500 mila euro. Tra questi anche i negozi di abbigliamento Dal Maso e Rossi Francesco & C., che subito intentarono causa contro Avs e la ditta Cappozzo Gino cui l'ente aveva appaltato la manutenzione straordinaria della rete fognaria del centro storico.

LE MOTIVAZIONI. Il tribunale di Vicenza ha stabilito che la colpa dell'accaduto non è attribuibile al maltempo, ma ad un grave errore di progettazione. “Un nubifragio estivo di forte intensità e durata - si legge nella sentenza - non può costituire caso fortuito, visto che trattasi di fenomeno ricorrente e dunque prevedibile”. Inoltre, “risulta chiaramente che la fognatura di smaltimento delle acque meteoriche è notevolmente sottodimensionata nel funzionamento a bypass che si è avuto solo durante l'esecuzione dei lavori. Trattasi quindi di un grave errore di progettazione esecutiva e di dimensionamento del condotto fognario delle acque meteoriche avente diametro di 400 mm”. In particolare, il consulente tecnico d'ufficio ha accertato che l'allagamento è stato causato propriamente dai reflui fognari per il malfunzionamento con tracimazione della condotta fognaria. Ha escluso, invece, che concausa di quanto avvenuto possa essere la scarsa impermeabilizzazione delle pareti perimetrali degli edifici del centro storico di Thiene.

LE REAZIONI. «Ci riteniamo soddisfatti della sentenza - spiega l'avvocato Paolo Rossi - che ci ha dato pienamente ragione. In questi anni ho sempre creduto ci fossero validi motivi alla base delle nostre ragioni e, alla fine, è andata come ci aspettavamo». «Era evidente l’errore commesso - aggiunge l’avvocato Mauro Poncini - e altrettanto prevedibile l’esito della causa». «Prendiamo atto della decisione del giudice - spiega in una nota la società Alto Vicentino Servizi - e sentiremo nei prossimi giorni la nostra compagnia assicuratrice, che ha gestito la vicenda sin dall'evento calamitoso del 6 luglio 2008, per capire quale linea intenderà prendere nel merito del giudizio».

Alessandra Dall’Igna

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