<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Calvene

Non cammina più
Regala la casa
per una stanza

Sergio Rigon ha problemi nel camminare. STELLA
Sergio Rigon ha problemi nel camminare. STELLA
Sergio Rigon ha problemi nel camminare. STELLA
Sergio Rigon ha problemi nel camminare. STELLA

CALVENE. «Regalo la mia grande casa in cambio di un monolocale in cui trascorrere serenamente gli anni che mi rimarranno da vivere». È un appello accorato quello che arriva da Calvene, dove abita Sergio Rigon, 53 anni, colpito da un male incurabile alla spina dorsale che lo sta lentamente portando verso la sedia a rotelle. Le sue difficoltà a deambulare, unite ad una pensione di invalidità di 280 euro al mese, lo hanno messo all’angolo. Tanto da portarlo a decidere di disfarsi dell’abitazione su quattro piani in cui è nato e cresciuto, pur di trovare un po’ di serenità.

«Non ce la faccio più a vivere in questa casa - spiega l’uomo, che abita da solo - è troppo scomoda per me. Il tumore spinge sui nervi delle gambe e sono costretto a utilizzare il bastone o il girello per muovermi. Questo mi risulta molto difficile quando devo affrontare rampe di scale. Cucina e camera da letto, che ho ricavato in soggiorno, si trovano al primo piano, mentre i bagni sono al piano terra oppure al secondo piano. Insomma, ho proprio bisogno di cambiare casa ma è impossibile con la pensione che mi ritrovo. I 280 euro mi bastano appena per pagare le bollette, tanto che qualche tempo fa ho dovuto vendere le quattro sedie per comprarmi qualcosa da mangiare. Fino a dicembre il Comune mi portava i pasti a casa, poi però mi hanno detto che avrei ricevuto la borsa della spesa dalla Caritas, ma finora non ho visto nulla. Per fortuna le amiche di mia madre, scomparsa nel 2012, vengono ogni tanto a portarmi qualcosa da mettere in frigo. Ma non ce la faccio più, devo trovare una sistemazione più dignitosa e comoda». La casa, che si trova in via Roma, a pochi metri dalla chiesa e dal municipio, è stata valutata 150 mila euro, ma l’immobile è sul mercato da diverso tempo e nessuno si è fatto avanti».

«L’unica offerta che ho ricevuto - ammette - è di 50 mila euro, ma non l’ho accettata, mi pareva proprio un insulto. Quei soldi non mi basterebbero nemmeno per la caparra. Ho pensato che la soluzione ideale fosse scambiare la mia casa con un monolocale, mi va bene qualsiasi Comune. Sono così disperato che se i proprietari mi garantiscono che me lo lasciano utilizzare fino alla mia morte, avranno in cambio la mia casa. Non avrei mai pensato di finire così, trascurato da tutti, io che sono sempre stato molto attivo nel volontariato. Ho collaborato per anni con la pro loco, aiutando a sistemare Malga Cima Fonte, e con la protezione civile di Roana. Negli anni ’80 partivo da Calvene con l'auto carica di vestiti per portarli in Jugoslavia alle popolazioni bisognose. Penso di aver fatto la mia parte, e ora che ho bisogno io di aiuto mi sento abbandonato».

Alessandra Dall’Igna

Suggerimenti