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Nasometro snobbato Restituite poche schede

Delle 80 sentinelle dell'aria che l’amministrazione comunale di Thiene ha “reclutato” per controllare gli odori sgradevoli che si respirano attorno all’area della “Tintess” azienda specializzata nel trattamento dei rifiuti, solo 36 hanno risposto. Il rischio, dunque, è che la campagna di monitoraggio promossa dall'Amministrazione Casarotto con l’Arpav e la Provincia, per monitorare la qualità dell'aria della zona industriale, non permetta di creare una mappa completa degli sgradevoli odori, se non addirittura puzza, che dal 2013 invadono l'area a sud di Thiene. Infatti, tutte le famiglie coinvolte nell'iniziativa avrebbero dovuto compilare alcune schede, appositamente preparate dal Comune, nelle quali registrare il giorno, l'ora e la tipologia di puzza avvertita. Un progetto il cui obiettivo è quello di raccogliere informazioni attendibili sugli odori che interessano la zona - come quello di plastica bruciata e solventi chimici provenienti, come indicato dalle segnalazioni dei cittadini, dall’area in questione - per poi realizzare una panoramica dettagliata della situazione. «C'è rammarico: mi aspettavo una risposta più consistente», commenta l'assessore all'ambiente Andrea Zorzan. «Ricordo l'assemblea di qualche mese fa a Lampertico, partecipata da 200 persone, durante la quale in molti si arrabbiavano e alzavano la voce per lamentarsi del problema. Prendo atto che nel momento in cui è stato richiesto un minimo sforzo in più, la gente si è tirata indietro. In ogni caso ringrazio chi ha compilato i questionari: con i dati raccolti, incrociati dall'Arpav con altri fattori, come ad esempio l'andamento dei venti, dovremmo riuscire a capire se ricondurre gli odori a un sito piuttosto che a un altro. Ragionando per assurdo, se su 36 schede consegnate 30 sono della stessa via, sarebbe impossibile creare una panoramica generale della situazione, ma solo di quella strada. L'Arpav, che dovrebbe terminare di elaborare i dati entro la fine dell'estate, mi ha riferito che in passato ha già avuto esperienze in cui, con numeri ridotti, è stato raggiunto un risultato sopra le aspettative. Speriamo che ciò avvenga anche in questo caso». Il gruppo delle 80 sentinelle non era composto unicamente da thienesi, ma anche da cittadini dei comuni di Villaverla e Malo. Tutti gli interessati, armati di schede, avrebbero dovuto annotare non solo il giorno e l'ora, ma anche la tipologia di puzza percepita. «Dopo aver ricevuto di ritorno così poche schede, ho capito che qualcuno non le ha restituite perché, non percependo alcun tipo di odore e di conseguenza non compilando il modulo, ha pensato che non fosse necessario restituire la scheda», conclude Zorzan. «Niente di più sbagliato ai fini della realizzazione di questa panoramica: siamo stati privati di alcuni elementi utili per realizzare la mappa. Spesso i cittadini puntano il dito contro il Comune, alzando anche la voce, ma poi quando c'è da fare uno sforzo in molti si tirano indietro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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