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Lotta ai piccioni Il falco vero sfida quello elettronico

Il comitato di quartiere mette in campo interventi anti piccioni.  CISCATO
Il comitato di quartiere mette in campo interventi anti piccioni. CISCATO
Il comitato di quartiere mette in campo interventi anti piccioni.  CISCATO
Il comitato di quartiere mette in campo interventi anti piccioni. CISCATO

Contro i piccioni molesti arriva a Thiene un falco pronto a spaventarli con le sue ricognizioni aeree. L'ultima crociata anti colombi pensata dal comitato di quartiere del centro prevede infatti l'utilizzo di quello che è considerato il nemico naturale di questi fastidiosi volatili che a Thiene si fanno vedere soprattutto nel cuore storico cittadino. Una presenza mal tollerata dai residenti e dai commercianti che non ne possono più di vedere marciapiedi, edifici, monumenti e gradini imbrattati dal guano. Sporcizia che ora, a causa delle temperature elevate, rischia di diventare «una possibile emergenza igienico-sanitaria». Da qui la decisione del presidente di quartiere Alberto Vecelli di effettuare un test con un falco addestrato che, una delle prossime mattine, sorvolerà il cuore cittadino per qualche ora. L'esperimento servirà al comitato per capire come reagiranno i volatili alla presenza del rapace in carne ed ossa, in vista di un suo eventuale utilizzo permanente. In centro è già attivo un “falco elettronico”, il cui verso viene diffuso da vari altoparlanti. Ma tale rimedio non pare sortisca gli effetti sperati visto che i colombi non vengono spaventati o quasi e quindi rimangono in centro. «Siamo arrivati al limite della sopportazione - spiega Vecelli -. Siamo invasi dai piccioni, anche per colpa di quei cittadini che continuano a dar loro da mangiare, inconsapevoli o incuranti del fatto che sia vietato dal regolamento di polizia urbana (pena una multa da 100 euro, ndr). Basta fare un giro in centro per capire di cosa parlo: i marciapiedi ma anche il sagrato del Duomo sono ricoperti di guano. Con il caldo poi la situazione si sta facendo intollerabile, dato che, non piovendo frequentemente, gli escrementi continuano ad accumularsi. Purtroppo il “falco elettronico” non fa più alcun effetto: è necessario trovare una nuova soluzione che secondo noi può essere solo quella di utilizzare un rapace in carne ed ossa. Una delle prossime mattine, nelle primissime ore del giorno, io e un amico falconiere faremo fare un volo a un falco per capire se i piccioni si spaventeranno e si allontaneranno dal centro. Si tratta di un esemplare non addestrato a cacciare e uccidere ma la cui presenza da sola dovrebbe fare da dissuasore». Se il test riuscirà, il comitato di quartiere valuterà la possibilità di utilizzarlo con costanza al fine di allontanare definitivamente i piccioni dal centro. L'impiego del falco è solo l'ultimo dei tentativi con cui la città di Thiene ha cercato di arginare il numero di colombi presenti in centro. Si va dall'autorizzazione a cacciarli all'utilizzo del mangime anticoncezionale, fino all'obbligo, per i proprietari degli edifici, di posizionare su tetti, cornicioni e balconi alcuni dissuasori di metallo e all'installazione del “falco elettronico” che tuttavia sembra non fare più alcun effetto. «La polizia locale deve sanzionare chi nutre i colombi - conclude Vecelli -. Se rimangono senza cibo saranno costretti a cambiare zona». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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