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La Conca protesta «Spostare il Serd all’ex Boldrini»

Nel blocco specialità dell’ex Boldrini c’è già  la Croce rossa.  CISCATOLa zona di accesso alla sede del Serd che si trova in via San Rocco.  FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
Nel blocco specialità dell’ex Boldrini c’è già la Croce rossa. CISCATOLa zona di accesso alla sede del Serd che si trova in via San Rocco. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
Nel blocco specialità dell’ex Boldrini c’è già  la Croce rossa.  CISCATOLa zona di accesso alla sede del Serd che si trova in via San Rocco.  FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE
Nel blocco specialità dell’ex Boldrini c’è già la Croce rossa. CISCATOLa zona di accesso alla sede del Serd che si trova in via San Rocco. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO BREGANZE

La difficile convivenza in via San Rocco tra residenti e Serd - il Servizio per le tossicodipendenze e le dipendenze patologiche dell'Ulss 7 attivo in zona da oltre 30 anni - è tornata sotto i riflettori. Numerosi sono stati infatti i thienesi che lunedì mattina si sono presentati al “Camper delle notizie” del Giornale di Vicenza, al mercato, per segnalare un disagio crescente. Sia residenti del quartiere Conca che cittadini che per lavoro o amicizie frequentano questa zona di Thiene, ci hanno confidato di sentirsi poco sicuri, soprattutto per le «siringhe trovate vicino alle case o lungo la strada», e di essere stanchi di condividere la loro quotidianità con persone border line che frequentano lo stabile di via San Rocco. «Con tutto quel via vai di persone non mi sento tranquilla ad uscire con i nipotini» ci ha raccontato una nonna, mentre un vicino di casa del Serd ha sottolineato il pericolo di «trovare ogni tanto siringhe usate gettate a terra». Tutti hanno chiesto all'Amministrazione di trovare una soluzione e, intanto, di aumentare i controlli. In realtà una soluzione al problema ci sarebbe già, ovvero «trasferire il servizio per le tossicodipendenze all'interno dell'ex ospedale», anche se richiederà ancora tempo. «Siamo consapevoli di questa difficile convivenza - spiega il sindaco Gianni Casarotto -. L'unica soluzione per risolvere la questione è quella di spostare il Serd all'ex Boldrini. Abbiamo già siglato un accordo con l'Ulss 7 che dovrà però prima effettuare i lavori di messa a norma antisismica e antincendio dell'immobile. Il trasferimento richiederà tempi un po’ lunghi, perché prima di tutto come Comune dovremmo approvare una variante urbanistica che trasformi la destinazione d'uso dell'area del Serd in modo da consentire all'Ulss di vendere lo stabile e ricavare i soldi necessari, tra l'altro, per adeguare dell'ex Boldrini». Il piano di svalorizzazione immobiliare dell'Ulss prevede la dismissione di due immobili: il Serd e l'ex Crr». In attesa del trasferimento del Servizio da via San Rocco, il sindaco conferma di aver «dato disposizione alla polizia locale di aumentare i controlli». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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