THIENE. «L’ho salvata da un maniaco, ne sono convinto. E spero di aver salvato anche altre ragazzine, che come mia figlia erano state ingannate su Facebook». Paolo, 50 anni, dipendente pubblico che vive nel Thienese, è soddisfatto, perché è certo di aver evitato alla sua secondogenita un’esperienza da dimenticare. Lo ha raccontato agli inquirenti della procura di Padova, che hanno avviato indagini su un operaio padovano di 37 anni, indagato per adescamento di minorenne ma nei confronti di una seconda giovanissima.
La vicenda risale all’estate scorsa e la figlia di Paolo ha 15 anni. La ragazzina avrebbe dovuto vedersi con un coetaneo che aveva conosciuto in chat, ma in realtà all'appuntamento si è presentato un operaio padovano di 36 anni. Paolo, che aveva seguito la figlia, ha informato la polizia padovana che, attraverso il numero di telefonino, è risalita all'operaio. Il quale proprio in quelle settimane era stato denunciato dai genitori di un’altra ragazzina, padovana, di 15 anni, che avrebbe contattato nella stessa maniera e a cui voleva scattare delle «immagini sexy».