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Gli nega la bevuta Stacca l’orecchio del barista a morsi

L’aggressione è avvenuta venerdì scorso all’osteria Dal Conte in pieno centro.  FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO
L’aggressione è avvenuta venerdì scorso all’osteria Dal Conte in pieno centro. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO
L’aggressione è avvenuta venerdì scorso all’osteria Dal Conte in pieno centro.  FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO
L’aggressione è avvenuta venerdì scorso all’osteria Dal Conte in pieno centro. FOTO STUDIOSTELLA-CISCATO

Qualche bicchiere di troppo, un diverbio che degenera e il locale che, nel venerdì di festa alle porte del lungo weekend di Pasqua, si trasforma quasi nel set di un film d’azione. Oppure, Mike Tyson “docet”, nel ring di un incontro all'ultimo sangue. E quanto avvenuto la sera del 30 marzo all'osteria Dal Conte, in pieno centro storico a Thiene, ricorda drammaticamente e incredibilmente la memorabile sfida del 1997 in cui il campione dei pesi massimi azzannò all'orecchio l'avversario Holyfield. Vittima di un'identica aggressione, costatagli il lobo dell'orecchio sinistro e lesioni dunque permanenti, l’altra sera è stato il barman Marco Lanaro, 31 anni, originario di Velo d'Astico. Ad attaccarlo, per un banale diverbio, Giulio Dall'Osto, agente di commercio quarantenne residente a Thiene e che proprio nella sua città, venerdì sera, aveva deciso di trascorrere qualche ora di svago assieme a un amico. Una sera come tante altre che, però, questa volta, ha avuto un epilogo inaspettato. Cosa possa essere successo o quanto l'uomo possa aver bevuto per arrivare al folle gesto avvenuto intorno alle 23.30, non è dato sapere: ciò che è certo è che, a quell'ora, dal bar è partita una telefonata alla centrale operativa del 112 e i carabinieri della compagnia di Thiene sono intervenuti in corso Garibaldi per identificare Dall'Osto, ancora visibilmente alterato. Negli stessi istanti Lanaro, che fa il barista come secondo lavoro, nel weekend, veniva trasportato precipitosamente in auto da un collega al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso, dove i medici lo hanno medicato con diversi punti di sutura senza poter però riattaccare il pezzetto di lobo che era stato staccato poco prima. Questo perché, nonostante il frammento fosse stato recuperato dal pavimento e portato in ospedale dal cuoco dell'osteria, il tempo trascorso era già troppo e il tessuto, di conseguenza, era divenuto ormai inutilizzabile. «Pazienza me ne farò una ragione, c'è chi perde una gamba -commenta il giovane barman- ma è pazzesco che possa succedere una cosa del genere, lo choc è stato forte». Il cliente, come ricostruito dal 31enne e dal titolare Toni Conte, era già da alcune ore nell'osteria quando, «su di giri per l'alcol, ha oltrepassato il bancone», dove si trovavano tre baristi e un cameriere: «A quell'ora c'era parecchia gente, stavamo lavorando e questa persona urlava, credo avesse davvero bevuto molto. Aveva già spintonato un cameriere. Quando ho provato a farlo uscire da dietro il banco si è girato di scatto e con rabbia mi ha morso all'orecchio», conferma Lanaro. Il lobo sinistro, dove c’era un dilatatore di 3-4 millimetri, è stato tranciato di netto, finendo a terra: «Sono corso in bagno sanguinante, nel mentre il mio aggressore, che non avevo mai visto prima, è stato fermato. Non so cosa possa essergli scattato per compiere un atto simile, che purtroppo mi ha lasciato un danno irreparabile, anche se proverò a capire con la chirurgia se si può fare qualcosa». Con una prognosi di sette giorni, probabilmente destinata a salire, il barman si prepara ora a formalizzare la denuncia per lesioni nei confronti del thienese che l’ha aggredito. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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