<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Centro in rivolta: «Non nutrite i piccioni»

Una mamma riprende la figlia mentre dà del pane ai piccioni I colombi mangiano indisturbati sotto i portici del corso. FOTO STELLA
Una mamma riprende la figlia mentre dà del pane ai piccioni I colombi mangiano indisturbati sotto i portici del corso. FOTO STELLA
Una mamma riprende la figlia mentre dà del pane ai piccioni I colombi mangiano indisturbati sotto i portici del corso. FOTO STELLA
Una mamma riprende la figlia mentre dà del pane ai piccioni I colombi mangiano indisturbati sotto i portici del corso. FOTO STELLA

Briciole e pezzi di pane lanciati ai piccioni come se il centro di Thiene fosse piazza San Marco. Una pratica divenuta attrazione turistica a Venezia, ma che lungo corso Garibaldi sta scatenato polemiche e gestori di bar e titolari di negozi chiedono che la questione venga affrontata, anche sanzionando chi sfama i colombi. «Vedo 5 o 6 persone che ogni giorno gettano cibo ai piccioni», lamenta Elisabetta Dalla Vecchia, titolare di Buzzolan. «Con l’arrivo della bella stagione questo creerà diversi problemi sia ai bar con i tavoli all’esterno che per gli escrementi. Quest’anno ho rilevato molti più episodi: a volte trovo anche pane lasciato vicino alle colonne del porticato». «Salgono sopra i tavolini e sono un problema anche per i residenti», conferma Anna Serraiotto della caffetteria Pianezzola. «I dissuasori acustici non sono più efficaci. Forse sarebbe il caso di utilizzare mangimi sterilizzanti». Per Giovanni Fiorese, proprietario de L’accessorio, «ci sono già i padroni dei cani che non puliscono. La situazione diventa ancor più problematica con nonni e genitori che permettono ai bimbi di dare cibo ai piccioni. Episodi del genere se ne vedono tutti i giorni. Io chiedo con gentilezza di non lanciare pane ai colombi: forse per mettere un freno sarebbe necessario sanzionare». È della stessa opinione Chiara Franzin, titolare del Tresor Cafè. «I bimbi prendono le patatine dalle ciotole per poi lanciarle: non è in atto un’invasione di colombi, ma di sicuro causano più di qualche problema. Le multe potrebbero essere un buon deterrente, anche se basterebbe solo un po’ di buon senso». «Chiedo sempre ai miei clienti di non dare cibo ma molte persone che passeggiano in centro non si fanno problemi a gettare pane», evidenzia Basilio Tommasini del Caffè Carducci. «Il “falco” non è più efficace, queste situazioni devono essere controllate: il primo deterrente è la sanzione». Il regolamento di polizia urbana prevede una multa di 100 euro per chi somministra cibo ai colombi, ma anche per chi lo abbandona in luoghi accessibili agli animali. «Sporcano e siamo costretti a pulire ogni mattina», lamenta Nadia Zoccai dell’omonima gioielleria. «Probabilmente i cittadini non si rendono conto del problema. La sanzione potrebbe essere una misura eccessiva, meglio prima avvisare affinché si eviti questa pratica». Anche le scale del duomo, pulite due volte a settimana, sono costantemente prese di mira dal guano dei colombi. «Sarebbe bello trovare una soluzione condivisa», commenta l’arciprete, don Giovanni Baldo. «Da sempre i bambini lanciano pane ai piccioni – ricorda Andrea Giada Frassoni della Fabbrica del Gelato – per fortuna in piazzetta Rossi non sporcano». L’assessore all’ambiente Andrea Zorzan, non ha dubbi: «Il regolamento è chiaro e chi somministra cibo ai piccioni, favorendone la proliferazione, rischia la sanzione. Oltre ai maggiori controlli che verranno attuati dal nuovo Nucleo Tutela Ordine e Decoro Urbano – conclude - invito gli esercenti a dissuadere i cittadini dal lanciare pane». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

Suggerimenti