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Baby gang al Bosco, rapinato un ragazzino

La stazione delle corriere teatro dell’aggressione.  FOTO CISCATOUn particolare della zona dove è avvenuta la rapina al sedicenne
La stazione delle corriere teatro dell’aggressione. FOTO CISCATOUn particolare della zona dove è avvenuta la rapina al sedicenne
La stazione delle corriere teatro dell’aggressione.  FOTO CISCATOUn particolare della zona dove è avvenuta la rapina al sedicenne
La stazione delle corriere teatro dell’aggressione. FOTO CISCATOUn particolare della zona dove è avvenuta la rapina al sedicenne

Stazione delle corriere di Thiene, le 15 di un giovedì pomeriggio come tanti. Quattro adolescenti - due con ruolo attivo - si avvicinano a due sedicenni alle prese con la cabina per le fototessere ed è in quel momento, in pieno giorno e potenzialmente davanti agli occhi di tutti, che scatta la rapina: «Fuori i soldi o vi riempiamo di botte». Sono queste, più o meno, le parole che i due ragazzini di origine straniera avrebbero rivolto ai coetanei incontrati ed accerchiati giovedì nella zona del Bosco, tra i bus in partenza. Altri due, mentre i compari entravano in azione, avrebbero fatto da palo o quantomeno controllato che forze dell'ordine, adulti o chiunque potesse bloccarli, non fossero nei paraggi. È una rapina in piena regola quella avvenuta alla luce del sole e denunciata, prima ancora che ai carabinieri della stazione di via Lavarone, sui social, con un messaggio pubblicato dalla madre della giovane vittima. Solo uno dei due ragazzi presi di mira dalla gang aveva infatti con sé il denaro, poco più di dieci euro, sottratto sotto la minaccia di un pestaggio. Pochi soldi ma sempre di rapina si tratta. Un episodio che riaccende i riflettori sulla sicurezza in quell'area di Thiene dove molte volte si sono verificati episodi di criminalità più o meno gravi, tanto da aver richiesto la presenza di un presidio fisso della polizia locale per un certo periodo. E non sarebbe nemmeno il solo episodio avvenuto negli ultimi giorni, protagonista sempre la stessa banda. Secondo i genitori della vittima, altri teenager si sarebbero presentati ai militari dell’Arma per segnalare analoghi tentativi di rapina. Di certo per ora c'è che l'unica denuncia formale presentata è quella della famiglia che, attraverso un post su Facebook, ha voluto mettere in guardia i thienesi raccontando l'accaduto. Grazie alla testimonianza del ragazzino, che ha riconosciuto i baby delinquenti, i militari sono riusciti a mettersi sulle tracce del gruppetto e avrebbero già isolato e identificato i due autori della rapina. Si tratterebbe di due quindicenni, nati in Italia da genitori marocchini, iscritti ad un istituto professionale del Thienese. Essendo coinvolti dei minori c'è estremo riserbo sulla vicenda e solo nei prossimi giorni si saprà se e quali misure saranno eventualmente disposte a loro carico dalla magistratura. Per il padre del rapinato, «quello che è successo non fa che accrescere il senso di insicurezza che ormai non risparmia nemmeno i comuni più piccoli e apparentemente tranquilli». «Mio figlio - conclude - era un po’ frastornato ma sta bene e oggi (ieri per chi legge, ndr) è andato a scuola come sempre». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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