Una semplice terapia alla spalla, le analisi che evidenziano un problema alle coronarie, un’operazione che si complica e la speranza di una ripresa che si spegne improvvisamente. La morte di Piero De Longhi è arrivata inaspettata ieri mattina alle 5 mentre il designer thienese, 69 anni, ex consigliere comunale e presidente del comitato Rievocazione Storica “Thiene 1492”, si trovava ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza in seguito ad una delicata operazione al cuore.
Una notizia che si è velocemente diffusa, lasciando un grande dolore non solo nei suoi familiari, la moglie Patrizia e i figli Toni e Francesca, ma in tutta la comunità dove De Longhi era conosciuto e stimato. «Non trovo le parole per esprimere il dispiacere che provo: Piero era un profondo conoscitore della città, un uomo disponibile e sempre pronto a spendersi per la comunità; la sua morte è per tutti una grave perdita», dichiara il sindaco Gianni Casarotto, che proprio a De Longhi, dal 2012 fino a maggio di quest’anno, aveva consegnato la delega alla promozione del turismo e dell’animazione del centro storico.
Un compito che per cinque anni aveva portato avanti con la massima dedizione, la stessa che metteva nel suo lavoro di grafico e designer che spesso svolgeva gratuitamente per le associazioni locali e per la parrocchia del Duomo, a cui era molto legato.
Piero De Longhi si era diplomato Maestro d’Arte nel 1968, muovendo i primi passi nella grafica pubblicitaria per approdare negli anni ’80 all’industrial design. Ha disegnato per alcuni tra i più prestigiosi marchi mondiali del settore furniture & contract, tra cui Cattelan Italia, creando oggetti d’arredo diventati dei classici.
Una sensibilità estetica che ha poi messo a disposizione della sua città, collaborando con l’Amministrazione Casarotto per promuovere eventi, su tutti la Rievocazione storica, per valorizzare la sua Thiene, di cui andava orgoglioso.
«Mio padre ha dato tutto a questa città - ricorda il figlio Toni -. Aveva fatto della dedizione il suo stile di vita, e le innumerevoli telefonate di cordoglio che stanno arrivando ci confermano quanto fosse stimato. Lunedì eravamo ottimisti sulla sua ripresa e invece adesso siamo qui a piangere la sua morte».
Piero De Longhi era stato ricoverato all’ospedale di Santorso il 2 novembre, giorno del suo compleanno, per accertamenti relativi ad un problema cardiaco.
«Durante un controllo per un intervento alla spalla - continua il figlio - è emerso che mio padre aveva tre coronarie chiuse, per cui si è resa necessaria un’operazione di bypass. L’intervento, che si è svolto mercoledì scorso all’ospedale di Vicenza, ha avuto purtroppo delle complicazioni gravi. Lunedì, quando i medici hanno tolto le macchine che sostenevano il cuore, sembrava che tutto andasse bene, tanto che pensavamo ad una sua positiva ripresa e invece il cuore non ha retto. Mio padre era molto legato a don Livio. Ci consola pensare che lo abbia voluto seguire perché sapeva che aveva bisogno di lui».
La data del funerale non è ancora stata definita.