<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Addio a De Longhi
Maestro d’arte
che amava la città

Piero De Longhi all’inizio del suo ultimo mandato amministrativo
Piero De Longhi all’inizio del suo ultimo mandato amministrativo
Piero De Longhi all’inizio del suo ultimo mandato amministrativo
Piero De Longhi all’inizio del suo ultimo mandato amministrativo

Una semplice terapia alla spalla, le analisi che evidenziano un problema alle coronarie, un’operazione che si complica e la speranza di una ripresa che si spegne improvvisamente. La morte di Piero De Longhi è arrivata inaspettata ieri mattina alle 5 mentre il designer thienese, 69 anni, ex consigliere comunale e presidente del comitato Rievocazione Storica “Thiene 1492”, si trovava ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza in seguito ad una delicata operazione al cuore.

Una notizia che si è velocemente diffusa, lasciando un grande dolore non solo nei suoi familiari, la moglie Patrizia e i figli Toni e Francesca, ma in tutta la comunità dove De Longhi era conosciuto e stimato. «Non trovo le parole per esprimere il dispiacere che provo: Piero era un profondo conoscitore della città, un uomo disponibile e sempre pronto a spendersi per la comunità; la sua morte è per tutti una grave perdita», dichiara il sindaco Gianni Casarotto, che proprio a De Longhi, dal 2012 fino a maggio di quest’anno, aveva consegnato la delega alla promozione del turismo e dell’animazione del centro storico.

Un compito che per cinque anni aveva portato avanti con la massima dedizione, la stessa che metteva nel suo lavoro di grafico e designer che spesso svolgeva gratuitamente per le associazioni locali e per la parrocchia del Duomo, a cui era molto legato.

Piero De Longhi si era diplomato Maestro d’Arte nel 1968, muovendo i primi passi nella grafica pubblicitaria per approdare negli anni ’80 all’industrial design. Ha disegnato per alcuni tra i più prestigiosi marchi mondiali del settore furniture & contract, tra cui Cattelan Italia, creando oggetti d’arredo diventati dei classici.

Una sensibilità estetica che ha poi messo a disposizione della sua città, collaborando con l’Amministrazione Casarotto per promuovere eventi, su tutti la Rievocazione storica, per valorizzare la sua Thiene, di cui andava orgoglioso.

«Mio padre ha dato tutto a questa città - ricorda il figlio Toni -. Aveva fatto della dedizione il suo stile di vita, e le innumerevoli telefonate di cordoglio che stanno arrivando ci confermano quanto fosse stimato. Lunedì eravamo ottimisti sulla sua ripresa e invece adesso siamo qui a piangere la sua morte».

Piero De Longhi era stato ricoverato all’ospedale di Santorso il 2 novembre, giorno del suo compleanno, per accertamenti relativi ad un problema cardiaco.

«Durante un controllo per un intervento alla spalla - continua il figlio - è emerso che mio padre aveva tre coronarie chiuse, per cui si è resa necessaria un’operazione di bypass. L’intervento, che si è svolto mercoledì scorso all’ospedale di Vicenza, ha avuto purtroppo delle complicazioni gravi. Lunedì, quando i medici hanno tolto le macchine che sostenevano il cuore, sembrava che tutto andasse bene, tanto che pensavamo ad una sua positiva ripresa e invece il cuore non ha retto. Mio padre era molto legato a don Livio. Ci consola pensare che lo abbia voluto seguire perché sapeva che aveva bisogno di lui».

La data del funerale non è ancora stata definita.

Alessandra Dall’Igna

Suggerimenti