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Schio

Una tv vintage
in vetrina: deve
pagare il canone

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Fabiola Ruaro col tv da 190 euro di canone. FOTO DONOVAN CISCATO
Fabiola Ruaro col tv da 190 euro di canone. FOTO DONOVAN CISCATO
Fabiola Ruaro col tv da 190 euro di canone. FOTO DONOVAN CISCATO
Fabiola Ruaro col tv da 190 euro di canone. FOTO DONOVAN CISCATO

SCHIO. Un televisore portatile arancione, anni ’60, epoca beat, forse 12, massimo 14 pollici, marca Radiomarelli, esposto in una vetrina della Galleria Lanificio Conte, attira l’attenzione dell’ispettore Rai in missione punitiva a Schio. «Lei lo paga il canone per quell’apparecchio?», chiede a Fabiola Ruaro, titolare del negozio Matriarca di articoli vintage, soprattutto per la casa, fra cui qualche mobile di fine ’800 e primi ’900, anche se non si tratta di antiquariato. «No, non so nemmeno se funziona, è inattivo da lustri. E comunque senza decoder non potrei ricevere i programmi. L’ho messo in vetrina perché è colorato e lo vendo a 40 euro come elemento di arredo». Solo che l'ispettore è stato inflessibile: basta la detenzione per fare scattare l'obbligo della tassa. Che sarebbe di oltre 200 euro, ma un mese è stato abbuonato e quindi la somma in bollettino è di 190 euro. «Pagherò, ma ho già dato disdetta. Mai più tv in negozio». 

M.SA.

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