<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Schio

Sopravvissuta
all'ecstasy
«Un conto salato»

.
Giorgia Benusiglio rischiò la morte per l’ecstasy
Giorgia Benusiglio rischiò la morte per l’ecstasy
La testimonianza di Giorgia Benusiglio

SCHIO. A mettere in guardia 900 studenti dall'uso delle droghe è stata chi, per causa dell'ecstasy, la morte l'ha vista in faccia. Giorgia Benusiglio, milanese di 36 anni, a 17 ha rischiato di morire per mezza pasticca che le ha distrutto il fegato. Da dodici anni è testimonial contro l'uso degli stupefacenti e ieri ha parlato a una folta platea di studenti delle scuole scledensi, raccontando la sua storia e invitando i giovanissimi a non provare le sostanze: «Con le droghe tutti, prima o poi, pagano il conto».

 

«Quando sono arrivata in ospedale, dopo essermi calata mezza pasticca di ecstasy, mi hanno dato l'estrema unzione - racconta la ragazza, senza tradire emozioni -. I miei, specialmente mio papà, erano convinti di avere impartito un'educazione modello alle loro bambine: immaginate cosa hanno provato quando sono stati chiamati la notte in cui ho rischiato la vita. Ma loro l'educazione e i valori me li avevano impartiti davvero. Li avevo distrutti per una mia scelta. E il senso di colpa non mi passa nemmeno oggi. Sono stata la seconda al mondo a sopravvivere dopo aver avuto il fegato in necrosi. Dopo il trapianto, ogni mattina devo prendere il mio farmaco salvavita. Un gesto che mi ricorda perché mi sono "ridotta" così. Mi sono giocata la libertà».

Suggerimenti