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Soldi e borse in auto Ladri scatenati in città

Malviventi scatenati contro le auto in sosta in centro.  STUDIO STELLA
Malviventi scatenati contro le auto in sosta in centro. STUDIO STELLA
Malviventi scatenati contro le auto in sosta in centro.  STUDIO STELLA
Malviventi scatenati contro le auto in sosta in centro. STUDIO STELLA

Mauro Sartori Karl Zilliken Tutti in fila in caserma a denunciare danni e furti subiti sul loro veicolo in sosta. Ennesimo raid dei malviventi, da Ca’ Trenta a Poleo, segnale questo che potrebbe essere più di una la banda che agisce nottetempo. Nel mirino le borse lasciate incautamente sui sedili, in particolare le “O bag” che sembrano piacere in maniera singolare ai ladri. Anche perché sono nuove e difficilmente vuote. A Ca’ Trenta da un veicolo in sosta davanti alla chiesa è sparito il portafogli. Era successo anche due settimane prima ad un’altra “O bag”, sottratta alla proprietaria, svuotata dei contanti e poi restituita, visto che se l’è trovata davanti casa. «Ladri onesti», li definisce un parente della vittima, ma pure che conoscono l’indirizzo dei derubati. Nel mirino, anche al Caile, gli spicci tenuti in qualche barattolino e che servono per i parcheggi a pagamento o per i carrelli della spesa. Intanto le portiere vengono forzate, i finestrini sfondati e i danni ammontano a diverse centinaia di euro. Quattro solo le denunce in caserma per quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato. Che si vanno ad aggiungere ad un altro episodio nell'ultima settimana. È la conta dei finestrini delle automobili fracassati alla disperata ricerca di qualcosa da portare via. Non si è trattato, come era già successo qualche volta in passato, di atti vandalici ma di veri e propri furti che in tutte le circostanze si sono conclusi con la sparizione di oggetti di valore molto basso, come giubbotti o cappelli. In un caso sono stati anche rubati capi di abbigliamento da lavoro ampiamente utilizzati. Non c'è un'area della città più colpita di altre, ma gli episodi sono stati equamente distribuiti. Il capitano che comanda la Compagnia dei carabinieri di Schio, Jacopo Mattone, cerca di mettere in guardia i cittadini dando qualche consiglio su come comportarsi: «In questi casi è bene seguire due linee guida. La prima è quella di cercare un posto per l'automobile il meno nascosto possibile, scegliendo sempre se possibile luoghi illuminati e di passaggio. In secondo luogo, non bisogna lasciare niente in auto. La vettura deve sempre rimanere spoglia. Purtroppo, per un ladro, il valore di quello che c'è in macchina viene sempre stabilito dopo il furto, quando il vetro è già stato rotto». L’ipotesi che le gang impegnate in questo tipo di “imprese” sia più di una è legato anche all’episodio di violenza più grave avvenuto a Schio ultimamente: l’aggressione al gestore del circolo privato di via S. Giovanni Bosco da parte di una baby gang di magrebini, che prima avevano sfondato i vetri di un’auto in sosta senza trovare nulla da rubare, e sfogando la rabbia anche in una successiva rapina davanti al municipio. Inoltre, come anticipato giorni fa, c’è chi le auto le ruba e non si limita a svuotarle. I colpi del “drugo” moldavo e dei suoi complici sono avvenuti dopo furti di auto o furgoni che servivano allo scopo. I carabinieri, come ha assicurato il neocomandante, potenzieranno i controlli. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori Karl Zilliken

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