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«Soffocati dal cantiere: non si dorme più»

Il cantiere della superstrada all’ingresso del tunnelLa strada che porta al cantiere fra le case. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
Il cantiere della superstrada all’ingresso del tunnelLa strada che porta al cantiere fra le case. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
Il cantiere della superstrada all’ingresso del tunnelLa strada che porta al cantiere fra le case. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN
Il cantiere della superstrada all’ingresso del tunnelLa strada che porta al cantiere fra le case. FOTOSERVIZIO ZILLIKEN

Arrivando in contra’ Covolo, a due passi dalla galleria Vallugana che “salverà” la Pedemontana, la nebbia copre le colline e si sente un rumore costante. «Lo sente? Ora stanno solo consolidando la volta, immagini quando ci sono le esplosioni o trasportano i detriti. Ed è solo l’inizio», dicono i residenti. A metà ottobre la commissione per la valutazione dell’impatto ambientale del ministero dell’Ambiente ha dato l’ok alla variante del progetto esecutivo della Pedemontana che permetterà di bypassare il sequestro della galleria Malo e proseguire i lavori di scavo, passando per quella che era nata come galleria di soccorso. I residenti hanno tanto da dire, si sono costituiti in un comitato, sono una cinquantina di persone ma non vogliono esporsi personalmente: «Iniziamo ad avere paura - spiegano -. Il Comune ci ha venduti per la variante e una strada che serve solo alla costruzione della Pedemontana. I nostri concittadini ci dicono “state zitti che vi hanno anche costruito la strada”. Nessuno sa cosa succede qui, una volta svoltato dalla provinciale». Loro, invece, lo sanno bene: «Era già tutto deciso da almeno un anno - attaccano, esasperati-. Siamo in una valle chiusa, senza ricircolo d’aria e con una eco creata dalle esplosioni che fa venire i brividi. È capitato che una polvere bianca si depositasse a terra. Dagli attuali 60-80 camion al giorno, con questa variante abbiamo calcolato il passaggio di 540 mezzi pesanti: devono estrarre 1,6 milioni di metri cubi di materiale da quella galleria e se già con un’esplosione al giorno la vita non è facile, ora saranno quattro. Le esplosioni qui hanno crepato case, hanno spaventato e ferito animali ma hanno anche fatto fuggire la fauna selvatica». Arpav, in realtà, ha effettuato alcune rilevazioni da cui non emergerebbero criticità, ma i residenti non si fidano. Nelle prescrizioni della commissione, si fa riferimento ad orari precisi, “scarico e trasporto all’esterno dalle 6 alle 22, nuovo deposito nell’area di cantiere per l’orario notturno”. «Vero – commentano, sconsolati -. Il problema è che l’area del cantiere confina con le nostre case. Qui non si dorme». Se già arrabbiati prima, figurarsi ora: «Nel documento si fa riferimento ad impianti di ventilazione in funzione 24 ore al giorno, due escavatori sempre 24 su 24 e anche alla moto-compressione con qualche limitazione in più. Siamo preoccupatissimi», concludono aspettando il Comune: «C’è una mozione firmata all’unanimità che impegna il Consiglio contro questa decisione». La giunta è attesa al varco martedì alle 20.30 nel teatro parrocchiale di San Tomio quando Elisabetta Pellegrini e Giovanni D’Agostino della Spv che aggiorneranno sui lavori in galleria. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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