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Quartiere isolato Un cavalcavia porta a Giavenale

Un’immagine  dall’alto di come potrebbe essere il nuovo collegamento con Giavenale. DAL CEREDO
Un’immagine dall’alto di come potrebbe essere il nuovo collegamento con Giavenale. DAL CEREDO
Un’immagine  dall’alto di come potrebbe essere il nuovo collegamento con Giavenale. DAL CEREDO
Un’immagine dall’alto di come potrebbe essere il nuovo collegamento con Giavenale. DAL CEREDO

Un nuovo cavalcavia per appianare i malumori dei residenti delle località Rio, Macchiavella e Vanzi, nel cuore della zona industriale, che dall’apertura di via Maestri del Lavoro sono stati tagliati fuori dalla viabilità di collegamento con Giavenale, loro quartiere di riferimento per quanto riguarda scuola, chiesa, negozi e servizi. L’ambizioso (e costoso) progetto fa capolino nell’aggiornamento del “Piano generale del traffico urbano”, che contiene dati sulla circolazione cittadina, oltre a spunti e proposte di risoluzione a problemi viabilistici cruciali. Tra questi compare la questione di via Lago Trasimeno: quando nel 2014 venne inaugurata via Maestri del Lavoro, la piccola frazione venne di fatto separata dal quartiere di Giavenale. Numerose erano state le proteste dei residenti, che lamentavano disagi sia per l’isolamento, sia per i percorsi divenuti troppo lunghi. C’erano state anche una petizione con un migliaio di firme e alcune interrogazioni consiliari inoltrate dalle civiche “Noi Cittadini” e “Pia Clementi Indipendente”. Ora che la lista a sostegno di Valter Orsi governa la città, l’amministrazione ha messo a punto una proposta che potrebbe soddisfare i residenti. Si tratterebbe di realizzare un nuovo cavalcavia al di sopra della bretella, collegato alla viabilità della zona industriale con un asse stradale di circa 200 metri parallelo a via Lago Trasimeno ed una nuova rotonda all’altezza dell’incrocio con via Lago di Molveno, del diametro minimo di 40 metri. Un’opera che, dalle stime calcolate, consentirebbe di “risparmiare” circa 2 chilometri di strada (pari a circa 3 minuti di percorrenza) ma che avrebbe un costo vicino ai 2 milioni di euro. Come alternativa “low cost” è stata intavolata l’idea di trasformare in sovrappasso carrabile l’attuale passerella ciclopedonale, che possiede una struttura idonea per sostenere transiti più pesanti. In tal caso però l’utilizzo sarebbe limitato esclusivamente ai residenti, per evitare un traffico eccessivo. Per ora si tratta di ipotesi progettuali, già bocciate dal M5S Stelle attraverso apposite osservazioni depositate agli atti, con cui si critica l’eccessiva spesa a fronte del beneficio limitato. Attualmente tutta la documentazione relativa al piano è a disposizione negli uffici comunali per essere visionata liberamente fino all’11 maggio. Entro tale data, gli interessati dovranno far pervenire le eventuali osservazioni attraverso due modalità: in formato cartaceo allo sportello QuiCittadino del Comune oppure via posta elettronica certificata all’indirizzo schio.vi@cert.ip-veneto.net. Il progetto sarà presentato in questi giorni nel corso di un incontro pubblico con gli abitanti di Rio, Macchiavella e Vanzi. Le novità del piano interessano un po’ tutti i quartieri cittadini. Tra quelle discusse di recente c’era l’introduzione di un anello viabilistico a senso unico nel centro di Poleo, per garantire una maggiore sicurezza sia ai veicoli che ai pedoni a bordo strada. L’intento dell’amministrazione comunale era difatti quello di risolvere i problemi di sicurezza relativi ai tratti di via Falgare in cui sono presenti delle strettoie. L’idea però è stata bocciata dalla popolazione residente che ha richiesto in alternativa l’inserimento di un dosso rallentatore. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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