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Schio

"Paese di m..."
Post del sindaco
scatena polemica

Il post condiviso dal sindaco e che ha scatenato la polemica. S.P.Il sindaco Orsi replica all’opposizione in aula consiliare. S.D.C.
Il post condiviso dal sindaco e che ha scatenato la polemica. S.P.Il sindaco Orsi replica all’opposizione in aula consiliare. S.D.C.
Il post condiviso dal sindaco e che ha scatenato la polemica. S.P.Il sindaco Orsi replica all’opposizione in aula consiliare. S.D.C.
Il post condiviso dal sindaco e che ha scatenato la polemica. S.P.Il sindaco Orsi replica all’opposizione in aula consiliare. S.D.C.

Galeotta fu la condivisione sui social di una segnalazione, peraltro non veritiera, di una notizia sull’intitolazione a Carlo Giuliani di un’aula del Senato. E il sindaco viene di preso di mira dall’opposizione di centrosinistra, mentre su altri social c’è chi chiede venga segnalato alle autorità per vilipendio.

L’altra sera la seduta di Consiglio Comunale si è aperta con un’accesa discussione sulla frase apparsa su un social network "Che nazione di m...a", attribuita dai capigruppo Carlo Cunegato di Tessiamo Schio e Giovanni Battistella del Pd al sindaco Valter Orsi, il quale però ha replicato: «Il post in questione faceva riferimento ad un confronto politico tra il caso della morte di Carlo Giuliani e quello di Filippo Raciti».

LE SCUSE. I consiglieri d'opposizione hanno chiesto al primo cittadino di scusarsi con la cittadinanza per i toni utilizzati, ricordandogli che questo tipo di linguaggio «rappresenta un becero atteggiamento populista che sgretola il senso dello Stato, andando inoltre incontro a reati quale l’offesa alla Nazione. Il sindaco dovrebbe essere d'esempio e non abbassarsi a certi livelli di violenza verbale, alimentando forme di inciviltà».

LA REPLICA. Dal canto suo il sindaco, che di fatto non ha espresso nessuna scusa, ha sottolineato invece che «se la minoranza deve andare tirar fuori un vecchio post dai social network per fare opposizione, mi sa che allora ha ben poco da dire».

Il post condiviso da Orsi metteva a confronto la situazione di Filippo Raciti «ucciso da un tifoso mentre prestavo servizio allo stadio. Nessuno mi ricorda, nessuno onora la mia memoria», a quella di Carlo Giuliani «ucciso per legittima difesa da un carabiniere a cui stavo lanciando in testa un estintore. A me hanno intitolato un’aula del Senato». Segue il commento “Che nazione di m....a” che ha provocato la reazione di Pd e Tessiamo: «Un’offesa come questa, molte volte nei nostri tribunali è stata considerata un reato, espressione di ingiuria o disprezzo che lede il prestigio e l’onore della collettività nazionale».

Il sindaco ha replicato: «Ho giurato sulla Costituzione e non sul governo», polemizzando col Pd sui temi che vengono portati in aula. Il tutto senza documentarsi se ci sia o meno a palazzo Madama un’aula “Carlo Giuliani”.

NOMADI. Di altro tenore quelli posti in evidenza dalla minoranza di centrodestra: i capigruppi d Alessandro Gori (Lega Nord) e Mauro Tessaro (gruppo misto) hanno sollevato la questione della sparatoria tra nomadi avvenuta a Zanè, che ha visto il coinvolgimento della locale famiglia Helt, interrogando l’Amministrazione sulle azioni che intende intraprendere a riguardo. «Chiediamo se il Comune sostenga economicamente in qualche modo i membri di questa famiglia e se ci sia l’intenzione di far revocare l’assegnazione degli alloggi Ater anche per evitare eventuali arresti domiciliari in loco».

Il sindaco Orsi ha precisato che l'unico contributo nei loro confronti è rappresentato da un sostegno scolastico per un minore - qualche centinaio di euro all’anno - e che, essendo la famiglia risultata morosa su ambedue gli appartamenti assegnati «c’è stata la possibilità - ha spiegato - di aprire la procedura di decadenza dell’assegnazione». Orsi ha dunque ribadito la volontà di chiedere all’Ater di revocare la concessione dell’alloggio a Poleo dove risiedono gli Helt.

BILANCIO. Approvate poi a maggioranza alcune variazioni di bilancio per un equilibrio complessivo di quasi 50 mila euro. Via libera all’unanimità invece ad alcune modifiche di tipo tecnico allo statuto e alla convenzione del Consorzio di polizia locale Alto Vicentino.

Silvia Dal Ceredo Mauro Sartori

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