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Nuovo acquedotto fino alle colline «Rete più sicura»

Viacqua, gestore del servizio idrico, sta procedendo con grossi investimenti nelle reti acquedottistiche
Viacqua, gestore del servizio idrico, sta procedendo con grossi investimenti nelle reti acquedottistiche
Viacqua, gestore del servizio idrico, sta procedendo con grossi investimenti nelle reti acquedottistiche
Viacqua, gestore del servizio idrico, sta procedendo con grossi investimenti nelle reti acquedottistiche

C’è una “spina dorsale” che collega tutto il territorio delle valli del Leogra e dell'Astico. È l’acquedotto di “Viacqua” che si allunga, con investimenti per 100 mila cittadini. VAL LEOGRA. Per qualche mese, l’estate scorsa, è stato impossibile non notare il cantiere lungo la provinciale 114 tra Schio, San Vito di Leguzzano e Malo. Ora, sono stati chiusi i lavori da quasi 1,5 milioni di euro con cui sono stati posati sei chilometri di nuove condotte che consentiranno, secondo Vi.Acqua, «un miglioramento della qualità e della continuità del servizio, in particolare per i territori di San Vito e di Monte di Malo. Ora, sarà possibile contare su più fonti di approvvigionamento: da quelle di Posina alle sorgenti di Schio, fino ai pozzi di pianura». Con l’intervento appena concluso, sono state connesse le tubazioni che collegano Zanè alla zona industriale di Schio e le condutture che da Thiene alimentano Malo e San Vito. I chilometri di condotte da 200 a 600 millimetri di diametro sono stati posati dall’incrocio tra viale Europa Unita e via Pista dei Veneti, nell’area del tunnel a Schio, fino ad arrivare a via Giovanni XXIII a Malo, passando lungo la provinciale 114. Il nuovo sistema mette a disposizione di Malo, San Vito e Monte di Malo una rete più ampia che permetterà di portare molto più agevolmente nel comune collinare acqua in pressione, risparmiando sui costi energetici. Nell’occasione, tecnici ed operai di Vi.Acqua hanno anche sostituito due tratti di rete sanvitese danneggiata. I COMMENTI. «Il nostro territorio ha la fortuna di patire raramente carenze idriche, ma non possiamo abbassare la guardia - spiega il presidente di Viacqua Angelo Guzzo -. Con questo intervento mettiamo a sistema le reti valleogrine garantendo un salto di qualità nel servizio sia per quanto riguarda la continuità in caso di guasti o problemi, sia nel rispondere alle esigenze delle aree collinari che possono attraversare momenti di difficoltà, soprattutto in estate». Valter Orsi, sindaco di Schio, plaude a «un intervento di grande rilevanza strategica. Spesso nel senso comune non si riconosce il valore di queste opere perché non sono evidenti come l’asfaltatura di una strada o la realizzazione di un edificio, ma ciò non toglie che con questo investimento si realizza qualcosa di essenziale a servizio di una comunità. Operiamo con grandi investimenti per evitare gli sprechi». MEDIO ASTICO. È di pochi giorni fa, peraltro, l’annuncio del progetto che porterà al raddoppio del sistema idrico tra Arsiero e Piovene per un esborso complessivo di 13 milioni di euro che verranno investiti su un cantiere per cui serviranno due anni di lavoro. Se 7,5 milioni saranno necessari “solo” per le opere che riguarderanno le condutture e le tubazioni, ne serviranno altri 6 circa per affrontare tutto il sistema fognario. Dal progetto presentato a tutti i sindaci dell’area, con una tubatura lunga oltre 8,5 chilometri, si potranno far confluire sia l’acqua di località Stancari, sia quella di Scalini e Rutello. Così saranno scongiurati blocchi alla distribuzione d’acqua nelle case in caso di guasti, in un territorio delicato data la caratterizzazione prettamente montana. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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