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«Nessuna faida tra etnie ma ora abbiamo paura»

I danni provocati dalla banda di magrebini che ha aggredito il barista venerdì sera in centro a SchioUna bottiglia e dei vetri a terra, quello che resta dopo le violenze
I danni provocati dalla banda di magrebini che ha aggredito il barista venerdì sera in centro a SchioUna bottiglia e dei vetri a terra, quello che resta dopo le violenze
I danni provocati dalla banda di magrebini che ha aggredito il barista venerdì sera in centro a SchioUna bottiglia e dei vetri a terra, quello che resta dopo le violenze
I danni provocati dalla banda di magrebini che ha aggredito il barista venerdì sera in centro a SchioUna bottiglia e dei vetri a terra, quello che resta dopo le violenze

«Per fare il mio dovere di cittadino, ho rischiato la vita». Inizia così il racconto di Aleksic Bratislav, 54 anni, il proprietario del club Cristal 2 in via San Giovanni Bosco, vittima della brutale aggressione avvenuta venerdì sera nel centro di Schio. Ritornato nel suo locale ieri mattina, Bratislav di origine serba ma da anni residente in città, ricorda quei terribili istanti mentre in testa, sulle braccia e sul collo porta ancora i segni delle bottigliate e dei colpi assestati dalla gang di giovani magrebini che l'ha aggredito per poi dirigersi in piazza Statuto dove ha rubato il cellulare ad una coppia di fidanzati prima di essere fermata dai carabinieri in via Marconi. Due di loro, Omar Bribry 18 anni e Mohamed El Farah, sono stati arrestati e denunciati alla Procura berica per aggressione in concorso e lesioni gravi, mentre i loro complici sono nel mirino degli inquirenti. « Sentendo schiamazzi e grida sono sceso in strada per vedere cosa stesse accadendo- ricorda Aleksic Bratislav, mentre frequentatori del club e residenti del condominio Cristallo, sia italiani che di origine straniera tra cui magrebini, passano a salutarlo dimostrandogli la loro solidarietà- Ho visto questi giovani che stavano danneggiando auto in sosta e li ho ammoniti di smetterla di fare danni e di andarsene». L'avvertimento, però, non è servito in quanto i giovani sono tornati, portando dei complici, e si sono scagliati brutalmente contro il proprietario del club. « Mia moglie è scesa in strada sentendo le grida- prosegue l'uomo- e quando mi ha visto tutto insanguinato ha preso paura ed ha allertato i carabinieri insieme ai residenti del condominio che, terrorizzati, avevano assistito alla scena. Io volevo solo fare il mio dovere di cittadino». Il proprietario del club precisa che: «Non c'è nessuna tensione tra la comunità serba e quella magrebina. Coloro che mi hanno aggredito sono persone già note alle Forze dell'ordine. Io credo nella giustizia e nell'operato dei carabinieri che ringrazio per essere intervenuti prontamente. Ciò che insieme ad altri residenti e commercianti della zona chiediamo ora è maggiore sicurezza perchè, alla luce di questi fatti, non ci sentiamo abbastanza tutelati». I residenti del condominio Cristallo ora pensano di recarsi dal sindaco Valter Orsi per richiedere un aumento della vigilanza nell'area: nella serata di sabato, mentre il centro storico era animato dalla musica e dalle attività del September Fest, gli stessi abitanti hanno nuovamente richiesto l'intervento dei carabinieri per gli schiamazzi provocati, sempre in via Giovanni Bosco, da un gruppo di giovani di origine straniera poi prontamente identificati dai militari come misura preventiva. Nella stessa sera è stato denunciato anche un magrebino che in visibile stato di ebbrezza è stato fermato dopo aver importunato alcuni passanti in centro. Per tutto il fine settimana in città i controlli delle forze dell'ordine e delle guardie volontarie sono stati serrati permettendo così la buona riuscita del September Fest. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sara Panizzon

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