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Malati sul palco per sorridere dei loro drammi

Una foto di gruppo di alcuni degli attori della compagnia amatoriale “Malati sani”.  S.D.C.
Una foto di gruppo di alcuni degli attori della compagnia amatoriale “Malati sani”. S.D.C.
Una foto di gruppo di alcuni degli attori della compagnia amatoriale “Malati sani”.  S.D.C.
Una foto di gruppo di alcuni degli attori della compagnia amatoriale “Malati sani”. S.D.C.

Se la malattia non si può sconfiggere del tutto, almeno si può imparare a conviverci con un approccio positivo e pure un pizzico di ironia. Così la pensano la quindicina di malati valleogrini affetti da patologie croniche più o meno gravi che hanno dato vita alla compagnia teatrale amatoriale “Malati sani” che debutterà nelle prossime settimane con uno spettacolo interamente autoprodotto. C'è chi sta lottando contro tumori e distrofie, altri convivono con patologie più rare come il lupus o con le pesanti conseguenze inferte da ictus o ischemie, ma tutti sono accomunati da una cosa, una grande forza di volontà che li porta a continuare la propria esistenza convivendo quotidianamente con la malattia in modo più sereno. «L'idea mi è venuta mentre ero ricoverata in ospedale – spiega Elga Manozzo, 44enne turritana ideatrice del progetto-. Anche se ero messa male cercavo di essere allegra, un approccio che faceva stare meglio me e chi mi stava intorno. Poi ho cercato di reclutare altri attori che condividessero il progetto e che soprattutto volessero mettersi in gioco in prima persona. Cosa non semplice, perchè non tutti se la sentono di parlare di situazioni personali così delicate». Lo spettacolo, intitolato “Ridi che ti passa”, presenta una verve d'indubbia comicità che si regge su una serie di sketch, scenette e letture che narrano in modo divertente le situazioni tipiche che affrontano i malati, sia nelle strutture sanitarie sia a casa, ma anche in altri contesti, oppure il rapporto con la malattia e con i medici, l'impiego di farmaci e i loro effetti altalenanti e molto altro, il tutto recitato in dialetto veneto. Gli attori, tutti alle prime armi, hanno dai 15 ai 60 anni A sostenere il progetto creativo c'è anche l'amministrazione comunale. «Abbiamo deciso subito di appoggiarlo – sottolinea l'assessore al sociale Michela Ceola – perché ha l'obiettivo di sensibilizzare su un tema importante, ma lo fa in una modalità alternativa molto efficace, lanciando un messaggio che arriva alla gente in modo comprensibile e diretto». La “première” è fissata per sabato 26 maggio alle 20.30 al Teatro Arcobaleno di Torrebelvicino. L'ingresso è ad offerta libera. Il ricavato sarà devoluto in favore alla ricerca scientifica ed in particolare all'associazione Amarv (associazione malati reumatici del Veneto). • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Silvia Dal Ceredo

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