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La spinta di Confindustria

Si rafforza il fronte che chiede il commissariato di polizia a SchioPietro Sottoriva, raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria
Si rafforza il fronte che chiede il commissariato di polizia a SchioPietro Sottoriva, raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria
Si rafforza il fronte che chiede il commissariato di polizia a SchioPietro Sottoriva, raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria
Si rafforza il fronte che chiede il commissariato di polizia a SchioPietro Sottoriva, raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria

«Aziende più competitive e famiglie più sicure con il commissariato». Anche Confindustria appoggia l’iniziativa dei sindaci di Schio, Valdagno e Thiene che, nei giorni scorsi, hanno avviato l’iter congiunto per la richiesta del commissariato di polizia. Il raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria Vicenza, con il presidente Pietro Sottoriva, esprime un giudizio netto e positivo su questa possibilità: «Per la competitività delle aziende e per la qualità della vita delle persone che le vivono e delle famiglie del territorio, riteniamo assolutamente necessario e ormai irrimandabile che ci sia un presidio strutturato delle forze dell’ordine come può esserlo il commissariato. Un plauso va ai sindaci che, giustamente, si stanno impegnando in questo progetto con un’unica voce, a riprova di quanto questa necessità sia urgente e condivisa. Come imprenditori, quasi tutti residenti sul territorio, ma anche come datori di lavoro di tante persone che vivono qui, sentiamo ogni giorno come il senso di insicurezza possa incidere sulla qualità della vita e la qualità del lavoro. La presenza di un numero adeguato di forze dell’ordine nei centri abitati e nelle nostre zone industriali in un’area così popolosa e ricca di imprese, oltre a rendere più efficace l’azione di repressione, può fungere anche da deterrente e mandare un messaggio ai nostri figli di come una cultura della legalità e della sicurezza pubblica sia un bene per tutti. Quindi, sia come principio generale ma soprattutto in merito a questo specifico progetto, gli industriali del territorio sono certamente a fianco delle amministrazioni». Lo scorso 17 settembre, dopo una scia di episodi di micro-criminalità, il primo cittadino Valter Orsi aveva annunciato l’avvio dell’iter per l’istituzione di un commissariato di polizia, anche a fronte dell’impossibilità di assumere ulteriori agenti della polizia locale o di stringere nuovi accordi con le strutture di vigilanza privata. Non è passato neppure un mese e non solo il documento da inviare al ministero dell’Interno è pronto, ma un risultato significativo è già stato ottenuto, quello di aver compattato sul tema della sicurezza tutto il territorio dell’Alto Vicentino, da Schio a Thiene, passando anche per Valdagno. Quindi, martedì sera i rappresentanti dei tre Comuni (il sindaco di Schio Orsi, quello di Thiene Giovanni Casarotto e l’assessore laniero Michele Cocco), oltre ai rappresentanti dei tre consorzi di polizia locale, quindi un totale che sfiora i 40 Comuni, si sono riuniti a palazzo Garbin per condividere il documento programmatico. Una serie di dati sulle risorse spese e sulle azioni messe in campo in questi mesi che è anche servito per mettere in evidenza come, nonostante gli sforzi e i servizi sempre più intensi messi in campo dalle forze dell’ordine presenti sul territorio, il rapporto tra uomini in campo ed i quasi 250 mila residenti resti comunque non sufficiente secondo gli standard previsti. Ora, la richiesta deve essere firmata ufficialmente e, poi, sarà inviata al ministero dell’Interno. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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