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La settimana corta sfratta gli alunni Monta la prostesta

Uno scorcio dell’esterno della scuola primaria “San Benedetto” nel quartiere scledense di Magrè.  K.Z.
Uno scorcio dell’esterno della scuola primaria “San Benedetto” nel quartiere scledense di Magrè. K.Z.
Uno scorcio dell’esterno della scuola primaria “San Benedetto” nel quartiere scledense di Magrè.  K.Z.
Uno scorcio dell’esterno della scuola primaria “San Benedetto” nel quartiere scledense di Magrè. K.Z.

C'è la settimana corta e la scuola il sabato chiude. Ma ci sono anche tre classi che il sabato mattina fanno lezione ugualmente: arriva il trasloco forzato «per una migliore organizzazione e per il risparmio energetico». Lo ha stabilito l'istituto comprensivo “Battistella” con una circolare siglata dal dirigente scolastico Leopoldo Spinelli e recapitata ai genitori poco prima dell'ultima campanella dell'anno scolastico appena concluso. Inutile dire che la decisione ha suscitato malumori di qualche famiglia, nonostante si tratti di spostamenti minimi. Anche se, ad onor del vero, i dubbi più corposi sembra siano stati espressi dai genitori proprio sul concetto di settimana corta. La decisione riguarda circa una cinquantina di bambini di due scuole elementari. Due classi della scuola primaria “Manzoni” di San Vito di Leguzzano, la 3A e la 4A ed una della primaria “San Benedetto” di Magrè, la 4A. Per gli alunni delle prime due classi, da quando entrerà in vigore l'orario definitivo a settembre, «le lezioni del sabato mattina si terranno nell'adiacente scuola secondaria di San Vito – si legge nella circolare -. Infatti, essendo presenti nella scuola media solo due classi con lezioni il sabato a scuola, tale scelta permetterà una migliore organizzazione scolastica oltre che rappresentare, con la chiusura dell'edificio della scuola primaria, un risparmio energetico non trascurabile». Per le informazioni operative le famiglie dovranno aspettare di essere più vicine all'inizio della scuola. Così come quelle dei giovani colleghi di studio della “San Benedetto” le cui lezioni «si terranno nella scuola secondaria Battistella», a circa 300 metri in linea d'aria. «L'ipotesi era stata ventilata già dalla primavera sia in Consiglio di istituto, sia in incontri aperti ai genitori – spiega il presidente del comitato genitori, Bruno Dalla Riva -. Non posso dire che non siamo stati informati anche se, forse, potrebbe essere mancata una comunicazione intermedia rispetto a quella definitiva. Non sono spostamenti che richiedono grandi sacrifici. È una decisione che rispecchia una contrazione degli iscritti e una gestione dell'ambiente che richiede ottimizzazione. Piuttosto, ci sono famiglie che si oppongono fieramente alla settimana corta». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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