<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La cicogna è tornata, boom di nascite

Il reparto neonatale dell’ospedale Alto vicentino di Santorso.  FOTO DONOVAN CISCATOIl rigoglioso albero della vita in Portego Garbin.  S.P.
Il reparto neonatale dell’ospedale Alto vicentino di Santorso. FOTO DONOVAN CISCATOIl rigoglioso albero della vita in Portego Garbin. S.P.
Il reparto neonatale dell’ospedale Alto vicentino di Santorso.  FOTO DONOVAN CISCATOIl rigoglioso albero della vita in Portego Garbin.  S.P.
Il reparto neonatale dell’ospedale Alto vicentino di Santorso. FOTO DONOVAN CISCATOIl rigoglioso albero della vita in Portego Garbin. S.P.

Il 2018 si è chiuso con il botto, almeno statistico. Aggiornati al 31 dicembre, sono 315 i neonati cittadini scledensi, contro gli appena 264 del 2017 e i 262 del 2016, record assoluto negativo a memoria d’uomo. A conti fatti, ben 51 in più in soli dodici mesi, pari ad un + 20 per cento considerevole. Un’inversione di tendenza che non si tradurrà nel raggiungimento dell’agognata quota 40 mila abitanti (i dati anagrafici statistici ufficiali non sono ancora pronti ma il traguardo resta lontano di qualche centinaio di unità) perché i flussi migratori non sono più quelli degli anni ’90 o di inizio millennio, quando la crescita della popolazione era costante grazie ad essi nonostante il notevole saldo negativo fra decessi e nascite. Però quello delle cicogne in arrivo lo scorso anno è di gran lunga il miglior dato dei cinque anni di mandato del sindaco Valter Orsi, che lo accoglie come segnale beneaugurante a cui tuttavia non sa dare una spiegazione. Ma vuole tuttavia averla: «La ripresa demografica c’è e i numeri parlano chiaro - afferma il primo cittadino. - Li faremo analizzare. Voglio capire se si tratta di un risultato estemporaneo e decontestualizzato. Oppure se è dovuto all’incidenza delle politiche per la famiglia avviate dal nostro assessorato. Cito ad esempio il bonus bebè e le agevolazioni sugli asili nido». Nella fattispecie, durante la presentazione del bilancio di previsione 2019, Orsi ha sottolineato come all’asilo nido comunale “Peter Pan” di Magré, l’unico rimasto del “Bambi” di via Baratto, le rette verranno ulteriormente ridotte del 5 per cento, a chiusura di una politica di mandato che si prefiggeva un taglio complessivo del 20 per cento: obiettivo pertanto raggiunto. Sempre per il “Peter Pan” sono previsti 120 mila euro di investimento per l’adeguamento anti-sismico della struttura (altri 150 mila saranno spesi per la scuola d’infanzia di Ca’ Trenta dove saranno sostituiti serramenti e pavimenti dopo che anche lì si è intervenuti sul miglioramento sismico e sull’impianto di riscaldamento). La parte di bilancio che riguarda le politiche familiari sfiora i 3 milioni di euro e va dalla lotta ai disagi ai progetti per i minori. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

Suggerimenti