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Il rifugio antiaereo diventa un museo dopo 70 anni di oblio

Il rifugio antiaereo del Castello sarà recuperato.  FOTO DONOVAN CISCATO
Il rifugio antiaereo del Castello sarà recuperato. FOTO DONOVAN CISCATO
Il rifugio antiaereo del Castello sarà recuperato.  FOTO DONOVAN CISCATO
Il rifugio antiaereo del Castello sarà recuperato. FOTO DONOVAN CISCATO

Un rifugio anti-aereo dimenticato in pieno centro, i volontari con la penna nera lo rimetteranno a nuovo dopo 70 anni. È cosa fatta l'accordo tra il Comune e la squadra di protezione civile alpina “Val Leogra” della sezione di Vicenza per il recupero della galleria costruita tra il giardino Jacquard e l'asilo Rossi che, durante la seconda guerra mondiale, ha dato rifugio ai lavoratori della Lanerossi, ai loro famigliari ma anche a tantissimi residenti dell'area. IL PROGETTO. Il piano è chiaro. Tra breve saranno definitivamente ultimati i lavori di restaurazione del giardino e del teatro Jacquard che stanno proseguendo da anni; nei prossimi mesi, poi, sarà dovrà essere necessariamente completata l'opera di recupero dell'imponente complesso dell'asilo Rossi. Sono proprio queste le due aree che vengono collegate dalla galleria di circa 150 metri con 5 sale di circa 20 metri quadrati con bagni che è stata costruita nel 1940. L'accordo tra municipio e penne nere è altrettanto chiaro e rispecchia la volontà degli alpini di un nuovo atto d'amore nei confronti del territorio: dal Comune uscirà una cifra di massimo 13 mila euro per l'acquisto e la fornitura del materiale necessario ai lavori, ma l'olio di gomito arriverà dai volontari alpini della squadra di protezione civile della Val Leogra. I lavori non saranno banali: pulizia e rimozione del materiale caduto negli anni; sistemazione completa del percorso, recupero delle sedute e della scalinata scavata nella roccia e realizzazione dell'impianto di illuminazione così come era stato creato in origine. Il tutto dovrebbe essere concluso entro la fine del prossimo giugno. L'APERTURA. Nel settembre di due anni fa erano stati il sindaco Valter Orsi ed il caposquadra della protezione civile alpina, con un deciso colpo di piccone, ad abbattere il muro in mattoni che sbarrava l'ingresso al cunicolo. Allora, era stato fatto anche un breve sopralluogo dei locali che dovrebbero diventare un museo della seconda guerra mondiale ma anche luogo di esercitazioni e prove. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken

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