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Schio

Il malore è fatale
Noto manager
muore in Olanda

L’imprenditore Massimo Codiferro, 61 anni. E.CU.
L’imprenditore Massimo Codiferro, 61 anni. E.CU.
L’imprenditore Massimo Codiferro, 61 anni. E.CU.
L’imprenditore Massimo Codiferro, 61 anni. E.CU.

Si trovava ad oltre mille chilometri da casa quando è stato ritrovato cadavere nella sua camera d’albergo. Massimo Codiferro, di 61 anni, era un padre di famiglia, un imprenditore e un uomo impegnato in politica e nel sociale. È morto mercoledì mattina ad Amsterdam per un malore che lo ha colto in hotel, forse un infarto. Era in viaggio d’affari con alcuni colleghi, che si sono insospettiti non vedendolo scendere per colazione. La moglie Carla e la figlia Alessandra, di 22 anni, sono partite ieri per riportare in Italia la salma, ma non si sa ancora quanto ci vorrà per il rimpatrio. Codiferro godeva di buona salute e la sua morte è stata un fulmine a ciel sereno.

Lui e i suoi soci si trovavano nella capitale olandese per partecipare alla “Ise Europe”, una delle fiere più importanti nel settore dell’audiovisivo in cui opera la loro ditta “Synergie Srl”, con sede a Milano. Si erano salutati la sera prima senza notare niente di preoccupante e non vedendolo scendere per la prima colazione hanno provato a chiamarlo al telefono per capire se c’era qualcosa che non andava, ma non hanno ricevuto risposta. Quando il personale dell’hotel è entrato nella sua camera per verificare, hanno trovato il corpo riverso nel bagno. Per lui ormai non c’era più niente da fare. Secondo i sanitari era morto d’infarto già da diverse ore. Per averne la certezza, è necessario attendere il referto del medico legale.

Codiferro era molto noto in città anche per la carica di consigliere d’amministrazione dell’Ipab La Casa che aveva ricoperto in passato e il suo impegno politico con i Ds. Abitava in centro ed era frequente vederlo fare una passeggiata con al guinzaglio i suoi cani. Oltre alla moglie e alla figlia lascia gli anziani genitori e la sorella Nicoletta: «Era una bella persona, dinamica ed onesta - ricorda quest’ultima - Poteva sembrare burbero e critico, ma aveva un grande cuore e per questo si faceva stimare da tutti. Stava bene, era attento alla dieta e faceva una vita attiva. Forse in questo dramma una parte l’ha avuta anche lo stress che comporta fare l’imprenditore in questi momenti non semplici».

«Ci eravamo visti sabato - racconta l’amico Vasco Bicego - Non solo io ho perso un caro amico, ma la città ha perso una grande persona». Codiferro era stato con lui nella segreteria cittadina dei Ds nei primi anni 2000 e con lui era stato anche fra i fondatori dell’associazione culturale “Futura”, oggi presieduta da Bicego. «L’ho sempre apprezzato per il suo essere intellettualmente onesto, sempre disponibile al confronto, ma con un atteggiamento franco e concreto». Negli anni Settanta, era stato anche pilota di rally con la scuderia “Città di Schio”. Era appassionato anche di barche e di moto, con cui spesso amava mettersi in viaggio.

Elia Cucovaz

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