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Schio

Capogruppo leghista
non vota: «Minacce
dal Carroccio»

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Il sindaco Orsi (in basso) guarda allibito Gori che abbandona la sala consiliare
Il sindaco Orsi (in basso) guarda allibito Gori che abbandona la sala consiliare
Il sindaco Orsi (in basso) guarda allibito Gori che abbandona la sala consiliare
Il sindaco Orsi (in basso) guarda allibito Gori che abbandona la sala consiliare

SCHIO. «Io, leghista minacciato dal Carroccio». Anche i meno interessati al pur appassionante dibattito sul rendiconto 2017 durante lo scorso consiglio comunale di Schio hanno fatto un balzo sulla sedia. È stato un attimo che ha scosso la sala ed è stato durante le dichiarazioni di voto e non durante il “botta e risposta” tra maggioranza ed opposizione che spesso scuote l'aula consiliare. Il capogruppo (nonché candidato sindaco nel 2014 ed ora unico esponente) della Lega Nord, Alessandro Gori, dopo aver valutato positivamente, pur con qualche tirata d'orecchi, il lavoro contenuto nelle pagine redatte dalla giunta del sindaco Valter Orsi, si avviava verso il termine della discussione con una dichiarazione di voto che avrebbe potuto coerentemente essere favorevole o, al più, di moderata astensione. Ed invece la sorpresa: «Sul voto mi trovo in difficoltà – ha esordito Gori, spiazzando l'auditorium -. Ho le idee molto chiare su come dovrei votare ma, siccome sono stato minacciato di provvedimenti nei miei confronti nel caso non avessi seguito la linea e dato che, però, nessuno mi ha detto quale linea avrei dovuto seguire, ho deciso, per non sbagliare, di non votare. Non è che mi astengo, esco proprio dall'aula».

K.Z.

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