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«Aiuti suo figlio» I finti poliziotti truffano 3 anziani

Sono in aumento le truffe telefoniche ai danni di anziani.  FOTO DONOVAN CISCATO
Sono in aumento le truffe telefoniche ai danni di anziani. FOTO DONOVAN CISCATO
Sono in aumento le truffe telefoniche ai danni di anziani.  FOTO DONOVAN CISCATO
Sono in aumento le truffe telefoniche ai danni di anziani. FOTO DONOVAN CISCATO

«Siamo della polizia. Suo figlio ha causato un grave incidente stradale con vari feriti. Servono soldi subito per non farlo arrestare. Poi le verranno restituiti. Passiamo a prenderli nel giro di un’oretta». La tecnica è la stessa usata qualche giorno fa nel Thienese e a Schio ha colto nel segno ben tre volte, vittime altrettante anziane, angosciate dalla possibile sorte dei loro cari e pronte a consegnare tutto quello che avevano in casa al finto poliziotto, ori ereditati compresi. Nella trappola tesa con dovizia dai malviventi è facile cadere, anche se ben quattro anziani si sono rivolti ai carabinieri della stazione di Schio avendo subodorato che simili richieste potessero avere il carattere della truffa. Però chi li aveva chiamati, fingendosi poliziotto o carabiniere a seconda dei casi, conosceva i nomi dei figli ed aveva studiato bene il piano. I RACCONTI. «Quando gli ho detto che in casa non avevo soldi e mi ha chiesto gioielli, ho capito che qualcosa non andava e mi sono rivolto in caserma», ci ha raccontato un anziano non caduto nella trappola. I militari hanno tentato di acciuffare i truffatori che probabilmente si aggiravano in zona in attesa di farsi vivi e riscuotere, ma non ci sono riusciti. Sono quasi sicuramente in due, agiscono da soli o in coppia, sono italiani e parlano fluentemente, senza cadenze dialettali. E sono assai bravi ad intortare gli interlocutori al telefono prima, di persona poi. E con tre donne ci sono riusciti. «In casa avevo pochi soldi, qualche decina di euro e glieli ho dati. Mi ha chiesto dapprima il bancomat ma non ce l’ho e poi ori e gli ho dato tutti quelli che avevo, compresa la fede. Ero in ansia per mio figlio. Chi non lo sarebbe? Poi ho realizzato che qualcosa non quadrava ma era troppo tardi». L’uomo si era volatilizzato con i gioielli. E così è successo in altre due famiglie. E uno scledense lo avevano persino convinto ad andare in banca a prelevare. Ma gli impiegati hanno capito e hanno dato l’allarme. LA TECNICA E IL TARIFFARIO. La tecnica usata si ripete. Al telefono i finti uomini in divisa accennano ad un incidente grave, parlano di più feriti e di una cifra per ogni uno di loro, dai 3 ai 4 mila euro che aumentano se di mezzo ci mettono un bambino, in pratica un tariffario. «Non preoccupatevi, se ci pagate vostro figlio torna a casa lindo e i soldi vi verranno resi dall’assicurazione o direttamente dal Tribunale. Così evitate rogne a non finire». Come sono riusciti a documentarsi sui componenti della famiglia? Forse tramite social o chiedendo ai vicini con uno stratagemma . I CONSIGLI. Il maggiore Vincenzo Gardin, comandante della Compagnia dei carabinieri di Schio, esorta a non dar retta a richieste telefoniche e comunque ad avvertire in caso di sospetti. «È importante capire che non mandiamo mai a casa nostri incaricati e soprattutto non a prendere soldi. Solo questa richiesta basta a far comprendere che si tratta di truffatori». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Mauro Sartori

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