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Non solo calcio, con il pallone si balla

Matteo Cozza, 20 anni di Cavazzale e il suo socio Mauro Trevisan, 27 anni di Camisano. FOTO ARCHIVIO
Matteo Cozza, 20 anni di Cavazzale e il suo socio Mauro Trevisan, 27 anni di Camisano. FOTO ARCHIVIO
Matteo Cozza, 20 anni di Cavazzale e il suo socio Mauro Trevisan, 27 anni di Camisano. FOTO ARCHIVIO
Matteo Cozza, 20 anni di Cavazzale e il suo socio Mauro Trevisan, 27 anni di Camisano. FOTO ARCHIVIO

C’è chi ha fatto del pallone qualcosa di più del calcio stesso. Da questo nasce il freestyle calcistico: una moderna disciplina che non si accontenta dell’agonismo, tiro in porta o squadra. Usa la musica e il pallone per creare numeri spettacolari, facendolo rimbalzare su ogni parte del corpo, con tanto di linguaggio criptico usato da freestyle come i due giovani pionieri vicentini tra i più titolati d’Italia in questa specialità, Matteo Cozza, 20 anni di Cavazzale e il suo socio Mauro Trevisan, 27 anni di Camisano Vicentino. «Ad oggi non è stata ancora fornita una risposta ufficiale se si tratti di sport o acrobazia - affermano i due giovani che fanno coppia di spettacolo da appena un anno- Diciamo che la fusione di calcio con il ritmo della musica condita con una serie di movimenti acrobatici, rende unica questa disciplina ancora poco conosciuta. «Non ci sono regole precise –racconta Matteo, che fa il calciatore tra i dilettanti e allenatore del settore giovanile - Parliamo di freestyle dove ognuno mette di suo, anche se negli anni si è costituito un codice artistico con figure ormai diventate di punti fermi per chi come noi si esercita quotidianamente». Serve quindi tanto allenamento e sforzo fisico? «Due volte la settimana ci alleniamo per un paio d’ore in coppia e poi individualmente» aggiunge Mauro, che nella vita fa l’artigiano. Dire però quando gli è nata la passione acrobatica per il pallone gli è difficile: «Per me che ho sempre giocato a pallone - sottolinea Matteo - è stato quasi naturale». «Io invece, me ne sono innamorato guardando i tutorial presenti in Rete» incalza Mauro. A unirli artisticamente però è stato il campione italiano di calcio-freestyle, “Gunter”: «Siamo talmente pochi -quattro nel Veneto di cui due a Vicenza - che all’inizio è stato difficile trovare qualcuno che volesse fare coppia. La fortuna e la passione però ci hanno fatto conoscere e stringere amicizia. Da un anno ci esibiamo in manifestazioni, eventi, spettacoli e concorsi vari» con risultati che oscillano tra il primo e terzo posto. Una carriera la loro ancora tutta da scrivere, ma che calamita il pubblico: «Per ora, la più grande soddisfazione che abbiamo ricevuto è stata l’esibizione davanti a 25mila spettatori, in occasione della prepartita Genoa-Juventus. Ma la gioia c’è arrivata all’uscita dallo stadio, con i tifosi che ci riconoscevano e si complimentavano con noi». Matteo che ha appena ultimato gli esami di maturità, ora pensa al suo futuro: «Il mio sogno sarebbe di occuparmi di calcio-freestyle a tempo pieno - incalza lo sportivo - ma per ora mi devo accontentare della passione e hobby, implementando magari le ospitate negli eventi sportivi e no. Non abbiamo ancora una scuola con degli allievi, e tutto il nostro mondo passa da Internet. È qui che riversiamo i nostri numeri e creazioni realizzati durante le serate. Non essendoci regole precise, i giudici diventano le visualizzazioni e i like lasciati nei social, dove periodicamente postiamo anche i tutorial». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Gregolin

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