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Montecchio Maggiore

Malore a 12 anni
Soccorsi al torneo
dopo 45 minuti

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Disavventura per una dodicenne andata a vedere un torneo. ARCHIVIO
Disavventura per una dodicenne andata a vedere un torneo. ARCHIVIO
Disavventura per una dodicenne andata a vedere un torneo. ARCHIVIO
Disavventura per una dodicenne andata a vedere un torneo. ARCHIVIO

MONTECCHIO MAGGIORE. Ha un malore alla fine di un torneo di calcio a Milano, ma viene portata in ospedale quasi un’ora dopo. È la brutta avventura capitata una decina di giorni fa alla sorellina di un baby calciatore dell’Us Alte Calcio che, con la madre, i genitori di altri piccoli calciatori e i dirigenti della società, aveva seguito la squadra per un torneo nella città meneghina. Nel centro sportivo Accademia Inter, una società affiliata all’Inter Fc, si svolgeva infatti un torneo con 200 bambini da tutto il Nord Italia. Doveva essere una bella giornata e invece si sono vissuti momenti di tensione. Al termine della gara, quando squadra e accompagnatori si trovavano nel piazzale per salire sul pullman che li avrebbe riportati a Montecchio, la dodicenne ha iniziato ad accusare dolori fortissimi al fianco e all’addome, tanto da accasciarsi al suolo. Immediatamente è stata avvisata l’ambulanza che si trovava nel centro sportivo ed è arrivato un soccorritore. «Ha constatato che aveva il battito accelerato - racconta la madre -. La situazione era critica e ci ha detto che doveva andare subito al pronto soccorso». Ma la richiesta di far arrivare il mezzo sanitario, distante poche decine di metri, ha incontrato ostacoli dal momento che i responsabili del centro sportivo non volevano che l’ambulanza si spostasse nel caso in cui si fossero verificate emergenze in campo. «Abbiamo chiamato il 118 - prosegue la madre - ma ci hanno detto di usare l’ambulanza presente. I responsabili del centro sportivo però non davano il via libera». I minuti passano e intanto la salute della dodicenne peggiora: inizia ad accusare dolori al braccio sinistro e avere forti conati di vomito. «Ero molto spaventata - prosegue la madre – non sapevamo cosa avesse. Addirittura avevano paventato un principio d’infarto. Se fossimo arrivati in auto avremmo trasportato subito mia figlia in ospedale invece di aspettare così tanto tempo». A quel punto scatta fortissima la protesta degli altri genitori e della società che si rivolgono ai carabinieri. Alcuni si dirigono verso gli organizzatori e chiedono a gran voce assistenza, minacciando anche denunce se la situazione non si sbloccava. Ed è allora che la dodicenne viene portata in pronto soccorso, 45 minuti dopo il malore. La ragazza è stata trattenuta per accertamenti e dimessa solo in serata. Ora sta eseguendo altri esami. «Una situazione assurda - commenta il presidente dell’Alte calcio Ivan Chiari - capisco che un’ambulanza non possa muoversi dal campo ma un’emergenza passa davanti a tutto. Potevano interrompere la partita oppure, visto che c’erano tante squadre, prevedere due ambulanze». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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