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Lotta alla povertà Famiglie aiutate per terapie e studi

La onlus Gobetti lavora in collaborazione con il Comune. MASSIGNAN
La onlus Gobetti lavora in collaborazione con il Comune. MASSIGNAN
La onlus Gobetti lavora in collaborazione con il Comune. MASSIGNAN
La onlus Gobetti lavora in collaborazione con il Comune. MASSIGNAN

Antonella Fadda C’è Martina, una giovane mamma di due bimbi che ha perso il marito improvvisamente e si è ritrovata senza lavoro. Poi c’è Luciano che ha solo una pensione di invalidità di 290 euro al mese, Marco che voleva frequentare l’università, ma la sua famiglia non poteva permetterselo e poi c’è Luca che aveva bisogno di un’importante operazione odontoiatrica. Nomi di fantasia, ma storie vere di famiglie e persone di Montecchio che oggi possono contare sul sostegno della fondazione dedicata a Bruno Gobetti, fondatore nel 1965, con Gastone Massignan e Ermenegildo Scalabrin, della “Triveneta Cavi”. La onlus, costituita circa un anno e mezzo fa dalla famiglia dell’imprenditore, scomparso nel 2011, in questo arco di tempo ha già sostenuto 15 nuclei familiari segnalati dai servizi sociali del Comune castellano, elargendo fondi per oltre 22 mila euro. «Interveniamo con beni di prima necessità o cure mediche - spiega il segretario generale della Fondazione, Giuliana Floris - con aiuti per la scuola o per i trasporti scolastici, nel pagamento degli affitti o delle bollette. Diamo una mano a chi ha bisogno in stretta collaborazione con il municipio». «La Fondazione - aggiunge l’assessore al sociale, Carlo Colalto - ha portato grande supporto perché, in piena libertà e autonomia, può intervenire in situazioni per cui il Comune non può dare aiuti perché vincolato da normative o regolamenti. È una risorsa davvero molto importante che va a favore di persone che hanno realmente necessità e che sono già seguite dai nostri servizi sociali. Davvero grazie alla famiglia Gobetti». In questi 16 mesi quindi, tra i vari interventi, è stato aiutato Marco ad iscriversi all’università. «Dato che l’unico in famiglia a lavorare è suo padre - afferma il segretario - la famiglia non poteva sostenerlo negli studi, avrebbe dovuto rinunciare al sogno di proseguire. Noi lo stiamo supportando nel pagamento della retta e anche nelle spese di trasporto». Lo studente ha fatto una solenne promessa: non appena conseguirà la laurea e troverà un lavoro restituirà il denaro. «Per aiutare altri ragazzi che vogliono studiare», ha osservato. Luciano, vista la sua piccola pensione e l’impossibilità di lavorare, ha ottenuto dei buoni spesa e può tranquillamente pensare di avere pranzo e cena mentre il piccolo Marco, grazie all’intervento, non rischierà di avere gravi malformazioni alla schiena o dover essere costretto a ricorrere ad una protesi dentaria a soli 30 anni. Potrà guardare al proprio futuro e a quello dei figli più serenamente anche Martina che, dopo un grave lutto familiare, è stata aiutata dalla Fondazione a trovare una casa e nel pagamento dell’affitto. «Sono molto soddisfatta del lavoro svolto e spero che in futuro si possa fare ancora di più - dichiara la presidente, Sabrina Gobetti -. Vorrei anche ringraziare il segretario generale Giuliana Floris, braccio armato di questa Fondazione». L’associazione ha anche attivato un sito internet dove spiega la finalità della Fondazione e dove è illustrato come potersi rivolgere ai servizi sociali municipali per chiedere sostegno economico. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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