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Lavori alla superstrada Albero secolare a rischio

Il secolare albero Spino di Giuda che rischia l’abbattimento.  ZORDAN
Il secolare albero Spino di Giuda che rischia l’abbattimento. ZORDAN
Il secolare albero Spino di Giuda che rischia l’abbattimento.  ZORDAN
Il secolare albero Spino di Giuda che rischia l’abbattimento. ZORDAN

Una pianta storica a rischio per la realizzazione della superstrada Pedemontana. Da sette anni le sorelle Federica e Annamaria Vignaga, con la madre Teresina Verza, proprietarie del terreno su cui sorge l’albero, si battono per salvarlo. E ora lanciano l’ultimo appello. La pianta in questione è una Gleditsia Tricanthos, meglio nota come Spino di Giuda, e sorge a lato di via Spini a Montecchio. «È un albero di quasi 100 anni - spiega Federica Vignaga -. È alto 20 metri. Tricanthos vuol dire “a tre spine” e si riferisce alla tipica ramificazione delle spine, mentre il suo nome volgare fa riferimento alla corona di spine usata durante la Passione di Gesù secondo il racconto dei Vangeli. È l’unico esemplare maschio rimasto a Montecchio; un altro si trova nel parco di Villa Marzotto a Trissino». La pianta è sul limite del confine dove sarà eretto un muro di contenimento a servizio della Pedemontana. «Basterebbe una modifica, di pochi metri, per salvare lo Spino di Giuda che ha grande pregio naturalistico, visto che il Fai lo ha riconosciuto di interesse storico e ambientale nel censimento “I luoghi del cuore”. Nell’area circostante sono state trovate monete napoleoniche e altri cimeli, come una croce uncinata tedesca d’argento. Via degli Spini, di cui si trovano traccia fin dal 1520 nel libro di Chilese “Toponomastica di Montecchio Maggiore”, un tempo era l’unica strada di collegamento tra Montecchio e Arzignano». La via deve il suo nome alla presenza di filari di Spini di Giuda sui lati del tracciato: queste piante, originarie dell’America del nord, erano usate per delimitare confini e impedire l’attraversamento dei fondi agricoli. In queste ultime settimane Sis, il consorzio che sta realizzando la superstrada, sembra intenzionato ad accogliere, anche se non compiutamente, le richieste di tutela dello Spino di Giuda, accollandosi anche un costo non proprio indifferente. «Pare che lo sposteranno - dichiara Francesca Vignaga -. Restano però i dubbi se riuscirà ad attecchire e quindi a riprendere vita. Abbiamo consultato un agronomo e ci ha riferito che se l’operazione dovesse riuscire andrà a fare letteratura data l’età e le dimensioni». A fianco della famiglia Vignaga si è schierata anche Italia Nostra tramite la presidente della sezione “Medio e Basso Vicentino”, Valeria Bolla. «Esprimiamo contrarietà - ha scritto - al previsto spostamento dello Spino di Giuda in via Spini. Probabilmente non riuscirà a sopravvivere. Il semplice spostamento del tracciato un paio di metri, permetterebbe di lasciare la pianta dove si trova». L’intenzione da parte di Sis di non abbattere ma di spostare la pianta «è un bel segnale - dichiara l’assessore all’ambiente Gianfranco Trapula - anche perché la spesa non sembra di poco conto». Per quanto riguarda la Pedemontana, opera importante, «l’amministrazione comunale - aggiunge - auspica sia conclusa nel più breve tempo possibile in maniera da riportare fuori dal centro di Montecchio quel traffico che i lavori in corso hanno riversato sulla viabilità interna». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Zordan

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