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Il quartiere degli uffici terra di spaccio

Un’immagine del blitz messo in atto l’altra sera dai carabinieri in via Nogara. FOTOSERVIZIO FADDAI controlli con il cane hanno fatto emergere vari sacchetti di droga
Un’immagine del blitz messo in atto l’altra sera dai carabinieri in via Nogara. FOTOSERVIZIO FADDAI controlli con il cane hanno fatto emergere vari sacchetti di droga
Un’immagine del blitz messo in atto l’altra sera dai carabinieri in via Nogara. FOTOSERVIZIO FADDAI controlli con il cane hanno fatto emergere vari sacchetti di droga
Un’immagine del blitz messo in atto l’altra sera dai carabinieri in via Nogara. FOTOSERVIZIO FADDAI controlli con il cane hanno fatto emergere vari sacchetti di droga

L’incrocio fra via Nogara e via Madonnetta ad Alte Ceccato, di giorno un luogo tranquillo con uffici aperti e di sera crocevia di frequentazioni equivoche. Da tempo la zona è “sorvegliata speciale” dalle forze dell’ordine e non è raro vedere una pattuglia della polizia locale o dei carabinieri, che quotidianamente passa per un controllo. Ma ciò che colpisce è quanto l’area si trasformi in poche ore. GIORNO E NOTTE. Durante il giorno i due palazzi che si affacciano sul piccolo parcheggio sono molto frequentati. È un luogo tranquillo, molto simile ad altri quartieri della città: uffici aperti, a poca distanza il centro commerciale, un rifornitore di carburante, due bar frequentati da impiegati e studenti che aspettano il pullman e, a una manciata di metri, la rotatoria del cavallo con il passaggio continuo di mezzi. Di sera, alla chiusura di negozi ed uffici, la zona si trasforma in ritrovo per persone che vivono ai margini della legalità. Il parcheggio è deserto, l’area è in penombra e il luogo dove, poche ore prima, c’era un via vai continuo di auto e persone, diventa sconosciuto. Soprattutto davanti e accanto al negozio etnico non è raro vedere piccoli gruppi di stranieri che si fermano anche nei corridoi dell’edificio dove, un tempo, al piano terra erano numerose le attività commerciali aperte e oggi chiuse da anni. Alcuni arrivano in auto, altri in bicicletta o scendono dalle corriere, dato che la fermata è vicina. C’è chi va a prendere un panino al kebab, chi compra da bere e chi è alla ricerca di vendere, o acquistare, droga. CONTROLLI. Una situazione nota al Comune e alle forze dell’ordine che da un paio d’anni hanno deciso di intensificare i controlli serali-notturni, proprio per stroncare lo spaccio di stupefacenti. E con questo preciso obiettivo l’altra sera i carabinieri della compagnia di Valdagno e della tenenza castellana hanno messo in campo dei controlli serrati nell’area. In totale sono stati 14 gli stranieri controllati, sei sono stati identificati e un extracomunitario segnalato perché in possesso di stupefacenti. L’operazione ha impegnato 25 militari del maggiore Mauro Maronese con dodici pattuglie, di cui due in borghese e altre due nel consueto servizio del territorio. Le verifiche hanno portato al ritrovamento di un etto di marijuana nascosta fra i cespugli e altri nascondigli. Protagonista della retata anche il cane Hero, delle unità cinofile, che ha passato al setaccio ogni anfratto e, ad ogni ritrovamento, abbaiava per segnalare al proprio compagno umano. I controlli, iniziati dopo le 19, sono proseguiti fino alla mezzanotte con due posti di blocco posizionati sulla Sr 11, accanto ai magazzini Sorelle Ramonda, in direzione Vicenza, e verso Montebello, lungo viale Milano. SOLUZIONI. Quello di venerdì è stato l’ultimo sequestro, in ordine di tempo, di stupefacenti avvenuto in questa zona di Alte. Da tempo il Comune ha in mente diverse soluzioni per scoraggiare i delinquenti a frequentare l’area. «Stiamo lavorando per creare delle condizioni più ospitali per altre attività commerciali e insediamenti direzionali e sicuramente meno agevoli per un determinato tipo di frequentazioni» afferma il sindaco, Milena Cecchetto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonella Fadda

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