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Fumo in bifamiliare, sette intossicati

Quattro i mezzi dei vigili del fuoco intervenuti nella bifamiliare di via Scamozzi. FOTOSERVIZIO BERTOZZOI fori praticati dai vigili del fuoco in una delle due abitazioni
Quattro i mezzi dei vigili del fuoco intervenuti nella bifamiliare di via Scamozzi. FOTOSERVIZIO BERTOZZOI fori praticati dai vigili del fuoco in una delle due abitazioni
Quattro i mezzi dei vigili del fuoco intervenuti nella bifamiliare di via Scamozzi. FOTOSERVIZIO BERTOZZOI fori praticati dai vigili del fuoco in una delle due abitazioni
Quattro i mezzi dei vigili del fuoco intervenuti nella bifamiliare di via Scamozzi. FOTOSERVIZIO BERTOZZOI fori praticati dai vigili del fuoco in una delle due abitazioni

Sette persone, tra cui due bambini, in ospedale per intossicazione da monossido di carbonio e gravi danni all’abitazione. Sono le conseguenze dell’incendio senza fiamme che ha interessato l’isolamento del muro tra due unità abitative nella notte tra mercoledì e ieri a Brendola, in via Scamozzi, nella frazione di Vo’. Ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati Andrea Brunello e la moglie Federica Massignani, che risiedono con due figli minorenni al civico 27. Verso mezzanotte l’uomo si è svegliato per l’odore di fumo che stava pervadendo le stanze. Dal piano superiore, dove ci sono le camere, è sceso in zona giorno per controllare, spalancando le finestre. Pensando che il fumo fosse dovuto ad un problema della stufa, ne ha smontato il tubo e sigillato l’apertura sul muro. Tuttavia l’odore persisteva e per tutta la notte con la moglie ha cercato di capirne la provenienza. All’alba Federica Massignani è andata al civico 25, dove abitano i suoi genitori, Aldo e Anna Zilio, con l’altro figlio Francesco, per avvertirli di quanto stava accadendo. Si è subito accorta che anche lì si avvertiva un forte odore di fumo. Sono stati quindi allertati i vigili del fuoco, intervenuti con una squadra da Lonigo: sono stati loro a consigliare alle due famiglie, i cui componenti avvertivano un certo malessere, di rivolgersi all’ospedale. Una volta giunti ad Arzignano, è stata riscontrata loro l’intossicazione da monossido di carbonio. Aldo e Francesco Massignani e Anna Zilio, sono stati subito sottoposti alla terapia con l’ossigeno. Gli altri quattro, dopo gli esami per scongiurare possibili conseguenze per la salute, sono stati dimessi nel corso del pomeriggio. Nel frattempo a Brendola sono arrivate altre due squadre di pompieri da Vicenza, con un’autobotte e un’autoscala. I controlli hanno permesso di appurare che l’incendio si era innescato all’interno della parete divisoria, in comune tra le due cucine. Saranno necessarie altre indagini per capire come si sia innescata la combustione del materiale che riempie l’intercapedine: da lì infatti si sono sprigionati il fumo e il monossido. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Isabella Bertozzo

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