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Montecchio Maggiore

Fuga e spari
Il giovane ferito
operato per 6 ore

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I rilievi dei carabinieri (MASSIGNAN)
I rilievi dei carabinieri (MASSIGNAN)
I rilievi dei carabinieri (MASSIGNAN)
I rilievi dei carabinieri (MASSIGNAN)

MONTECCHIO MAGGIORE. Il giovane gravemente ferito nella sparatoria dell’altra notte a Montecchio resta in pericolo di vita e i medici non azzardano previsioni. Le lesioni sono pesanti. Michele Liberti, 28 anni di Foggia, ha perso molto sangue. Le condizioni sono critiche. E la prognosi è riservata.  Le prossime ore saranno determinanti. In questo momento è ricoverato in rianimazione attaccato al respiratore artificiale dopo il lungo e delicato intervento a cui è stato sottoposto ieri mattina al San Bortolo. 

 

LE INDAGINI. C’era anche il pubblico ministero Gianni Pipeschi, ieri mattina, al sopralluogo effettuato dai carabinieri in via Sudiero. Il magistrato ha voluto essere presente mentre i militari del nucleo investigativo catalogavano i reperti e passava al setaccio la Punto bianca abbandonata contro il cancello di un’azienda. Ci sono ancora molte domande che attendono una risposta.

Seguendo l’ordine temporale degli eventi il primo quesito riguarda il motivo per il quale i fuggitivi non si sono fermati all’alt della pattuglia. L’utilitaria è già stata utilizzata per commettere furti. Non è dunque da escludere che il gruppo stesse per entrare in azione di nuovo oppure che scappasse dopo averlo già messo a segno. Sull’indagine vige il  massimo riserbo. A bordo delle due vetture recuperate non sarebbero però stati trovati né refurtiva né attrezzi da scasso.

Sarà ancora più complicato ricostruire la successione degli spari. Nel corso del sopralluogo sono stati trovati sei-sette bossoli di pistola. Sono tutti calibro 9 e compatibili con l’arma di ordinanza dei carabinieri e con quella in dotazione alla guardia giurata. Non sono invece state rinvenute armi da fuoco negli abitacoli delle vetture. I fuggiaschi potrebbero averle portate con loro oppure essersene disfatti durante la fuga nei campi. 

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