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Disboscata la “foresta” della Ceccato

Una foto scattata prima dell’operazione di pulizia nell’area dell’ex Ceccato ad Alte. FOTOSERVIZIO A.  MASSIGNANIl terreno dell’ex fabbrica in centro alla  frazione castellana come appare oggi  dopo la bonifica Alberi ad alto fusto ed erbacce erano l’habitat di topi, serpi e gatti
Una foto scattata prima dell’operazione di pulizia nell’area dell’ex Ceccato ad Alte. FOTOSERVIZIO A. MASSIGNANIl terreno dell’ex fabbrica in centro alla frazione castellana come appare oggi dopo la bonifica Alberi ad alto fusto ed erbacce erano l’habitat di topi, serpi e gatti
Una foto scattata prima dell’operazione di pulizia nell’area dell’ex Ceccato ad Alte. FOTOSERVIZIO A.  MASSIGNANIl terreno dell’ex fabbrica in centro alla  frazione castellana come appare oggi  dopo la bonifica Alberi ad alto fusto ed erbacce erano l’habitat di topi, serpi e gatti
Una foto scattata prima dell’operazione di pulizia nell’area dell’ex Ceccato ad Alte. FOTOSERVIZIO A. MASSIGNANIl terreno dell’ex fabbrica in centro alla frazione castellana come appare oggi dopo la bonifica Alberi ad alto fusto ed erbacce erano l’habitat di topi, serpi e gatti

Un bosco selvatico in pieno centro. Una sorta di oasi silvestre cresciuta negli ultimi dieci anni, duranti i quali era diventata rifugio di animali, come gatti o conigli abbandonati, dove poter scorrazzare in santa pace senza il rischio di essere infastiditi o ancor peggio finire sotto un’auto, ma anche dimora di altri esemplari meno graditi, come topi, che avevano trovato un luogo ideale dove riprodursi.

In pochi giorni è sparito tutto. Erba falciata, arbusti sradicati, piante tagliate alla base. L’area dell’ex Ceccato, in liquidazione in seguito al fallimento dello storico marchio, dopo l’onerosa operazione di bonifica cui era stata sottoposta, di fatto era stata abbandonata e lasciata in balia del proprio destino, con il proliferare di ogni tipo di flora e fauna che saltuariamente faceva capolino dalle reti di recinzione posate lungo il perimetro per oscurare l’interno.Oggi però mostra un nuovo volto. La certosina opera di pulizia ha riconsegnato la vasta area completamente sgombra facendo trapelare la possibilità che finalmente si sia fatto avanti un compratore.

Ma così non sembra essere. Anche in municipio non sono giunte notizie in tal senso. «Non ci risulta che la situazione abbia avuto sviluppi» ha commentato l’assessore all’urbanistica Gianluca Peripoli, che nel recente passato aveva annunciato la disponibilità da parte dell’amministrazione comunale di rivedere la convenzione in essere che prevede per il compratore l’esecuzione di opere di utilità pubblica complementari all’epoca valutate circa 12 milioni di euro in cambio di una minor cubatura edificatoria.

L’intervento nel quadrilatero racchiuso tra via Milano, via Battaglia, via Fogazzaro e via De Amicis è stata dunque un’ordinaria operazione di pulizia. Apprezzata dai residenti, anche se con dei distinguo. A Pierina Nascinben ad esempio dispiace che siano state abbattute tutte le piante. «Lo sfalcio dell’erba andava fatto. Il posto s’era trasformato in una specie di selva con topi e bisce. Ora è tutto un altro vedere, fa piacere che sia stato fatto ordine. Le piante di alto fusto però avrebbero potuto lasciarle. Gli uccellini, che tante volte venivano a mangiare le briciole che lasciavo sul davanzale della finestra, avrebbero potuto continuare a nidificare». C’è chi invece è soddisfatto. «Finalmente – ha detto Caterina Nicolato – posso di nuovo ammirare i Castelli di Giulietta e Romeo che prima erano nascosti dalle piante. Livio Trova, in passato aveva protestato per lo stato d’abbandono. «Era diventata una colonia di gatti. Chi non aveva modo di tenerli in casa li portava qui».

Giorgio Zordan

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