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THIENE.

Il cibo di strada
segna il record
In 12mila in centro

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Centro pieno per la rassegna sul cibo di strada. FOTOSERVIZIO CISCATO
Centro pieno per la rassegna sul cibo di strada. FOTOSERVIZIO CISCATO
Centro pieno per la rassegna sul cibo di strada. CISCATO

THIENE. Sono state 12 mila le persone che tra venerdì e ieri sera hanno visitato il centro per assaggiare i piatti delle tradizioni regionali italiane e scoprire i nuovi sapori internazionali proposti durante il quarto “Porto Franco Street Food” di Thiene. «È stata un’edizione da record - conferma il curatore dell'evento, Achille Vaccari - già sabato sera abbiamo contato oltre 8 mila presenze». Merito delle temperature estive registrate durante il weekend e, soprattutto, dell’offerta gastronomica proposta dai dodici “food truck” parcheggiati tra corso Garibaldi e piazza Chilesotti. «Famiglie, giovani e anziani hanno potuto scegliere tra i molti panini gourmet, con varietà tipiche degli Stati Uniti, e assaggiare olive all’ascolana, polpette, fritti e arrosticini. Oltre alle immancabili proposte tradizionali venete e alla pizza, abbiamo dato spazio anche ai dolci siciliani, alla cucina greca e alle novità di quest'anno, ovvero i panini australiani con carne di coccodrillo e canguro, ma anche zebra e cammello, e una selezione di dolci tipici ungheresi», aggiunge Vaccari. «L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune, l'Ascom di Thiene, la pro loco e i pubblici esercizi del centro che, come ogni anno, hanno deciso di impiegare parte degli introiti per scopi benefici. Quella scesa in piazza nel fine settimana è una grande squadra e a dimostrarlo è stata la solidarietà dei locali che, nella notte tra sabato e domenica, si sono prodigati per recuperare delle forniture per due operatori che, considerata la grande affluenza, avevano terminato alcuni ingredienti. Infine sono state molto apprezzate anche le proposte musicali e d’intrattenimento come il dj set del venerdì, il tango e la salsa di sabato e il concerto dedicato ai Beatles di domenica». Soddisfazione anche tra i titolari dei camioncini, costantemente impegnati dietro ai fornelli durante la soleggiata tre giorni thienese, con i clienti in fila ad aspettare panini e piatti. «Sicuramente eventi come questo permettono di diffondere tradizioni gastronomiche con centinaia di anni di storia come i nostri Kürtüskalàcs, un dolce tipico della Transilvania, regione un tempo ungherese e oggi della Romania», spiegano Cristian e Ildkio Mihai. «Di certo sono appuntamenti in cui il pubblico ha l’opportunità di conoscere una determinata cultura, provandone i sapori tipici: nel mio caso si tratta di quella australiana e africana con carne di canguro, coccodrillo, zebra e cammello», afferma dal suo “food truck” Oliver Chmelarz, cuoco nato in Austria e che negli anni ha lavorato in Inghilterra, Francia e Usa, per specializzarsi infine sui gusti dell’Oceania. «In molti ci confermano che i nostri piatti fanno rivivere le vacanze nella penisola ellenica», evidenzia Michele Fusato del camioncino “Taberna Itaca”, dedicato alla cucina greca. «Abbiamo di gran lunga percepito curiosità, piuttosto che paura, nei confronti dei sapori distanti dalla tradizione locale. Inoltre l’organizzazione è stata impeccabile: noi giriamo ogni fine settimana e, ad esempio, non capita spesso di trovare le colonnine della corrente elettrica già allestite e pronte per l’utilizzo». Tavoli e panche sono state sistemate anche in piazza Chilesotti e in un angolo di Corso Garibaldi, tra il via vai dei presenti. 

Marco Billo

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