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Villa del Palladio Marchio brevettato per attirare turisti

L’amministrazione comunale punta al rilancio del turismo per la palladiana villa Caldogno
L’amministrazione comunale punta al rilancio del turismo per la palladiana villa Caldogno
L’amministrazione comunale punta al rilancio del turismo per la palladiana villa Caldogno
L’amministrazione comunale punta al rilancio del turismo per la palladiana villa Caldogno

Il punto di rosso del profilo architettonico stilizzato è lo stesso che, da oltre otto secoli, colora l'aquila sullo stemma araldico del Comune. Nella medesima tonalità, un Pantone ben definito per non poter essere copiato e replicato, spicca il nome: “Villa Caldogno”. Tutto è pronto - manca solo il via libera dell'ufficio Brevetti europeo al quale l'amministrazione calidonense ha inviato la pratica per ottenere il copywright - e anche la villa simbolo di Caldogno, uno dei gioielli palladiani per eccellenza, avrà finalmente il suo marchio. Un brand a tutti gli effetti da sfruttare in ambito turistico per promuovere e valorizzare tanto il sito storico-artistico quanto l'intero territorio comunale, imboccando la strada maestra di quel turismo culturale che, dopo il restauro del complesso un paio d'anni fa e dopo la ribalta nazionale regalata dalle telecamere del programma Rai di Alberto Angela “Ulisse” lo scorso gennaio, sembra ormai a portata di mano. E con esso, è l'auspicio del sindaco Nicola Ferronato, anche quegli introiti ulteriori che darebbero respiro alle casse comunali, sulle quali la gestione di villa Caldogno, del salone nobile, del parco, del bunker, delle barchesse pesa per diverse decine di migliaia di euro l'anno. «Per mantenere la villa servono soldi, molti e per questo abbiamo deciso di puntare su un logo che esalti il sito monumentale e che possa essere sfruttato a livello di marketing, gastronomico e non solo, penso ad una pizza "Villa Caldogno" o cose simili», spiega il primo cittadino. Che da qualche tempo il vento fosse cambiato in campo turistico-promozionale lo si era già colto da segnali precisi, dall'affidamento alla società "Idee Italiane Group srl" del ramo organizzazione eventi privati alla realizzazione del primo sito web dedicato alla villa. Due scelte legate a doppio filo al tentativo di inserire il patrimonio artistico ma anche enogastronomico e naturalistico locale nel circuito dei grandi tour operator, ai quali il nuovo brand sarà presentato non appena ufficializzato. «Vorremmo partecipare a fiere europeee per far conoscere la nostra realtà e la nostra offerta turistica, vedremo se avremo le risorse per farlo», continua Ferronato. Se infatti solo per la pulizia del complesso palladiano sono necessari almeno 25mila euro l'anno, è facile capire come sia pressochè inevitabile, considerando anche che il biglietto d'ingresso per i visitatori è di appena 3 euro, cercare entrate extra attraverso i privati. Ed è qui che entra in gioco "Idee Italiane Group" di Roberto Bottazzi che, pur sottostando alle prescrizioni della Soprintendenza, si sta muovendo per attirare in villa aziende, banche, cittadini interessati ad allestire cene, conferenze, convegni, ricorrenze e matrimoni nell'incantevole cornice palladiana. «Nel salone nobile si possono già celebrare i matrimoni, pensiamo ora di organizzare seminari e presentazioni, magari di prodotti e collezioni mentre nel parco e delle barchesse potremo inserire anche il catering e non dimentichiamo che ci sono anche i seminterrati», onclude Bottazzi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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