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Vìola l’ordine del giudice Arrestato dai carabinieri

L’uomo arrestato non ha rispettato le prescrizioni del tribunale
L’uomo arrestato non ha rispettato le prescrizioni del tribunale
L’uomo arrestato non ha rispettato le prescrizioni del tribunale
L’uomo arrestato non ha rispettato le prescrizioni del tribunale

Ha violato ripetutamente le prescrizioni del tribunale e il magistrato di sorveglianza ha ordinato di arrestarlo. L’altra mattina, i carabinieri della stazione di Longare hanno accompagnato in carcere Giorgio Piccolo, 40 anni, residente in paese in via Calvi. Il rappresentante di commercio nell’aprile del 2016 aveva patteggiato in tribunale due anni e due mesi di reclusione per atti persecutori nei confronti della ex fidanzata. All’epoca, il suo legale, l’avv. Gaetano Crisafi, era riuscito ad evitargli il carcere: Piccolo aveva avuto la possibilità di recarsi al lavoro, ma al tempo stesso avrebbe dovuto restare a casa di notte e rispettare una serie di regole. I militari, comandati dal maresciallo Turriziani, hanno però scoperto che assai frequentemente Piccolo aveva violato le prescrizioni. Ripetutamente, ad esempio, era rientrato in casa più tardi rispetto a quanto stabilito, e per questo avevano segnalato la circostanza al giudice di sorveglianza di Verona; le violazioni sarebbero proseguite anche negli ultimi giorni, tanto che a il tribunale ha disposto le manette. E i carabinieri lo hanno accompagnato a San Pio X. Piccolo, al termine delle indagini predisposte dalla procura, era finito a processo per difendersi dalle accuse di maltrattamenti, lesioni e atti persecutori. Lo stalking lo aveva compiuto nei confronti della ex dal 2012 e fino all’estate 2015. Lei aveva deciso di uscire dall’incubo in cui era sprofondata e di denunciare il suo ex partner. Che le aveva ormai reso la vita impossibile, tanto che a causa dell’ansia e dello stress con cui doveva quotidianamente convivere era arrivata in poco tempo a perdere più di venti chili di peso. Per capire il livello di gelosia a cui era arrivato l’imputato basta ricordare che una sera di novembre 2013 la sua compagna era rientrata a casa dopo una serata trascorsa in compagnia di alcuni amici. Ma appena lui l’aveva vista si era trasformato in una furia. Convito di essere stato tradito voleva che lei gli confessasse con chi è stata. Poi dalle parole era passato ai fatti e l’aveva riempita di botte. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

D.N.

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