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Si accascia e muore davanti alla figlia

Marangoni lavorava come vigile del fuoco alla caserma Ederle
Marangoni lavorava come vigile del fuoco alla caserma Ederle
Marangoni lavorava come vigile del fuoco alla caserma Ederle
Marangoni lavorava come vigile del fuoco alla caserma Ederle

Da un’influenza al dramma. Simone Marangoni era convinto bastassero pochi giorni di riposo per riprendersi dal malanno di stagione e rientrare al lavoro più in forma ed entusiasta di prima. E invece il destino beffardo ha scelto di accanirsi contro questo padre, marito e vigile del fuoco, di 44 anni. Stroncato da un malore improvviso, dramma nel dramma, davanti agli occhi della figlioletta di sette anni, che si trovava in casa con lui domenica pomeriggio al momento della tragedia. L’uomo, che da diversi anni prestava servizio all’interno delle basi militari statunitensi con l’Usag Italy Fire-Department, provato da quello che sembrava solo un malessere stagionale, si è accasciato in salotto davanti alla piccola, perdendo subito i sensi. Ad accorrere, oltre alla moglie Katia, un vicino di casa che, in un disperato tentativo di strappare il pompiere alla morte, ha provato a praticargli il massaggio cardiaco, purtroppo invano. Secondo quanto riferisce un amico di famiglia, il personale sanitario intervenuto immediatamente nell’abitazione di Rettorgole non ha potuto fare nulla per l’uomo. «È stato un infarto, non si è riusciti a salvarlo - racconta l’amico Giovanni -. Simone non aveva mai avuto problemi di salute, aveva solo un po’ d’influenza da qualche giorno. Siamo tutti sconvolti e addolorati» “Today was a tragic day, un giorno tragico”. Con queste parole, sulla pagina social ufficiale, l’Usag Italiay Fire&Emergency Services ha salutato l’amico e collega, “brave soul, anima coraggiosa”, che da ormai molti anni era divenuto parte integrante della comunità militare statunitense. Grande appassionato di scacchi, una disciplina che gli aveva anche regalato diversi titoli in gare importanti, affiliato al circolo scacchistico vicentino Palladio, Simone amava gli animali, aveva il culto del lavoro e, prima ancora, della famiglia. Per la sua bimba aveva, ricorda chi lo conosceva bene, un’autentica venerazione, sempre presente per lei, cui dedicava ogni momento libero. «Un ragazzo buono e un buon marito, una gran brava persona», lo descrivono così, nei tanti messaggi lasciati anche su Facebook, conoscenti e compaesani che, ogni giorno, potevano incrociarlo tra Rettorgole e Cresole, sempre gentile e affabile. Tutti ancora increduli «sono senza parole» scrivono in tanti, per il terribile e prematuro epilogo. Marangoni aveva da poco cambiato casa con la sua famiglia, acquistando una villetta sempre a Rettorgole ma più vicina all’abitazione dei genitori, mamma Livia e papà Albino, come tutti in queste ore annichiliti dal dolore. Ieri sera il rosario nella parrocchia di Rettorgole, questa mattina, alle 10.30, la celebrazione dei funerali nella chiesa di Cresole e sempre a Cresole Simone riposerà al termine della cerimonia. Un ricordo solenne all’amico e collega, è stato rivolto, a modo loro, anche dai vigili del fuoco del suo turno, l’“A”, che hanno dedicato a Simone un momento di raccoglimento davanti ai mezzi di soccorso, a sirene spiegate, che per quasi vent’anni sono stati la sua vita. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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