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Ritornano i vandali nei parchi

Uno degli atti vandalici: la palizzata di un parco divelta. L’assessore Meda ora chiede i danni. ARMENI
Uno degli atti vandalici: la palizzata di un parco divelta. L’assessore Meda ora chiede i danni. ARMENI
Uno degli atti vandalici: la palizzata di un parco divelta. L’assessore Meda ora chiede i danni. ARMENI
Uno degli atti vandalici: la palizzata di un parco divelta. L’assessore Meda ora chiede i danni. ARMENI

Per tutto l'inverno la situazione, parlando di atti vandalici, era rimasta sotto controllo. È bastato però l'inizio della bella stagione, le giornate che si allungano, qualcuno, dice, la scuola che volge al termine e i danneggiamenti agli arredi, agli edifici e persino alle strutture di pregio e di valore storico, sono ricominciati. Staccionate divelte, scritte e disegni con la bomboletta spray, pezzi di muro staccati e gettati nella peschiera, nel parco di villa Caldogno: l'elenco degli episodi incivili registrati sul territorio comunale torna ad “aggiornarsi” là dove lo scorso anno si era, per la gioia di amministratori e abitanti, interrotto. In tutta l'area della cittadella dello sport di Caldogno, dietro allo stadio e nei percorsi pedonali di via Torino e, ancor peggio, nel sito della villa palladiana, da qualche settimana le incursioni ai danni del patrimonio pubblico sono tornate infatti ad essere argomento del giorno, in piazza e sui social. Oltre ad essere riapparsi graffiti che di artistico hanno ben poco e scarabocchi colorati in prossimità degli impianti del calcio e lungo il tracciato pedonale che li costeggia, è di qualche giorno fa la segnalazione di alcuni danni negli spazi della villa, dove alcuni mattoni dei muretti presenti nel parco sono stati deliberatamente staccati e gettati nella peschiera. I responsabili, in questo caso, sarebbero giovanissimi, dei bambini, per i quali si potrebbe dunque limitarsi a parlare di “bravata”: non però per l'assessore all'ecologia Paolo Meda che, dopo aver visionato la foto scattata da un cittadino che immortala proprio la scena dello sfregio al manufatto storico, ha rivolto un duro attacco alle famiglie. «Questo è davvero troppo -il suo sfogo su Facebook- oltre ai maiali che abbandonano i rifiuti adesso abbiamo anche i baby vandali che con la massima tranquillità demoliscono la nostra villa, ma com'è possibile, dove stiamo andando?». Un intervento a gamba tesa quello dell'assessore che si dice “sfiancato” dalla mancanza di senso civico e che, precisa poi, non prende di mira i “baby vandali” quanto piuttosto i genitori: «Ma lo sanno dove sono e cosa stanno facendo i loro figli? Bisogna assolutamente identificarli e il danno dev'essere risarcito, perciò chi sa parli». Ad aiutare le ricerche e a scoraggiare azioni simili in futuro potrebbero arrivare presto nuove telecamere anche se, precisa Meda, «riuscire a sorvegliare ogni angolo non è possibile». Le vicende del passato -dai faretti dei vialetti di villa Caldogno distrutti alle sassate ai lampioni, dalle attrezzature sportive e ludiche fatte a pezzi alle scritte volgari e oltraggiose persino sulle facciate dei condomini- e le migliaia di euro spesi per sistemare, aggiustare, sostituire, ne sono del resto la dimostrazione. A fungere da deterrente o quanto meno da memorandum, sarà intanto la lettera predisposta dal sindaco Nicola Ferronato, una sorta di monito- appello per ricordare norme e sanzioni previste dal regolamento di polizia urbana in materia di vandalismi, che entro la fine dell'anno scolastico sarà indirizzata agli alunni dell'istituto comprensivo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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