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Progetto anti-bulli per 600 studenti

Il progetto anti-bullismo sarà rivolto a 600 studenti di medie ed elementari. Nella foto i referenti. NICOLI
Il progetto anti-bullismo sarà rivolto a 600 studenti di medie ed elementari. Nella foto i referenti. NICOLI
Il progetto anti-bullismo sarà rivolto a 600 studenti di medie ed elementari. Nella foto i referenti. NICOLI
Il progetto anti-bullismo sarà rivolto a 600 studenti di medie ed elementari. Nella foto i referenti. NICOLI

Un progetto di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Che coinvolge a 360° docenti, genitori e studenti. E’ stato organizzato all’Istituto Comprensivo di Altavilla, dopo una prima esperienza lo scorso anno, e in questi giorni entra nel vivo anche con un calendario di incontri con figure come Barbara Maria Trenti, giudice del tribunale di Vicenza, e il 18 maggio con il giornalista e scrittore Paolo Borrometi, che per le sue inchieste sulla mafia dal 2014 vive sotto scorta. “Stacca la spina dal bullo – Vedo, sento e parlo” è lo slogan del progetto, individuato con una sorta di concorso tra le classi, che ha premiato l’idea di Francesco Cunico, studente di prima media, che riceverà un riconoscimento nella giornata conclusiva il 18 maggio. Sono circa 600 gli alunni, 400 delle media Marconi e 200 delle quarte e quinte elementari, che da inizio anno stanno lavorando sul tema del bullismo. Con visione di film, realizzazione del logo, di prodotti multimediali e cartelloni che saranno poi esposti dal 14 al 18 maggio in biblioteca, e incontri con gli esperti. Il tutto preceduto dalla distribuzione di un questionario in cui i 600 studenti sono stati chiamati a rispondere, in forma anonima, a domande sul bullismo, se hanno vissuto esperienze in tal senso, se ne sono stati vittime o partecipi oppure semplici spettatori. «L’obiettivo principale del progetto era parlarne, far emergere situazioni di disagio, dare ai ragazzi delle figure di riferimento per affrontare il problema – spiegano il prof. Demetrio Antonello, coordinatore e referente per la scuola secondaria, e la prof.ssa Mara Galliolo per la primaria – alle scuole medie il 3% degli studenti ha vissuto in qualche modo un episodio di bullismo, alla primaria solo l’1%. Qualche giorno fa una ragazza ha avvicinato i docenti per spiegare che sta vivendo una situazione di disagio. A volte sono prese in giro che però vengono amplificate dalla chat i ragazzi». Anche i due referenti stanno svolgendo un corso di formazione da 30 ore e si è costituito un team di lavoro con nove docenti, tra cui Regina Milo e Stefania Mattiello, insegnanti che saranno a loro volta interessati da incontri formativi, così come sono previste serate informative per i genitori dei ragazzi. «Vogliamo che il progetto abbia una continuità il prossimo anno – conclude il prof. Demetrio Antonello – che diventi una buona prassi nel tessuto quotidiano scolastico. Ci sarà anche un regolamento da adattare, un protocollo per individuare passaggi, soluzioni ed eventuali sanzioni da applicare in caso di bullismo». «Ci sono state situazioni che ci hanno preoccupato anche se non a gravi livelli – precisa la reggente del Comprensivo di Altavilla prof.ssa Antonietta Maiello – a volte anche dietro ad un semplice gesto, ad una ragazzata, potrebbe esserci altro. I ragazzi hanno bisogno di parlare, di sapere che gli adulti ci sono, che sono disponibili ad ascoltarli. E che non devono avere timori a raccontare se notano qualcosa. Stiamo cercando soprattutto di fare opera di prevenzione al bullismo, di creare un senso civico». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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