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Palazzetto dello sport Discussione sulle spese

L’area dove dovrebbe sorgere il nuovo palasport. CISCATOL’area dove dovrebbe sorgere il nuovo palasport. CISCATO
L’area dove dovrebbe sorgere il nuovo palasport. CISCATOL’area dove dovrebbe sorgere il nuovo palasport. CISCATO
L’area dove dovrebbe sorgere il nuovo palasport. CISCATOL’area dove dovrebbe sorgere il nuovo palasport. CISCATO
L’area dove dovrebbe sorgere il nuovo palasport. CISCATOL’area dove dovrebbe sorgere il nuovo palasport. CISCATO

Nel botta e risposta sul palazzetto delle polemiche, la palla torna all'amministrazione comunale di Caldogno. Non vanno giù alla maggioranza le accuse del capogruppo di “Caldogno Futura” Marco Lunardi, che aveva parlato di sprechi ed errori nell'iter dell'opera da 3 milioni di euro pianificata per il 2020. A rispondere al consigliere d'opposizione è il delegato allo sport Gabriele Toniello, che sta seguendo anche il bando del fondo sport e periferie promosso dal Coni alla fine del 2017 e che offrirebbe la possibilità, anche a Caldogno, di realizzare il palasport senza dover sottostare ai vincoli del patto di stabilità. Sul piatto del Coni ci sono infatti 100 milioni di euro complessivi che saranno assegnati a livello nazionale nel triennio 2018-2020 in presenza di progetto: ecco dunque il perché dello studio di fattibilità per la struttura in via Torino (accanto alle piscine), pensata per ospitare pallavolo, basket, pallamano, calcio a 5 ma anche, grazie ai 500 posti a sedere, convegni ed eventi. «Non potendo realizzare il palazzetto con risorse autonome, per il patto di stabilità, abbiamo pensato di cogliere questa occasione per chiedere attraverso il fondo l’importo massimo ottenibile da ciascun progetto, ovvero 2 milioni di euro sui 3,6 che verrebbe a costare l’opera -spiega il consigliere Toniello- considerando le tempistiche, la calendarizzazione nel piano triennale 2018-20 è perfettamente corrispondente, non certo “ad hoc” in vista delle future elezioni amministrative». A replicare a Lunardi anche il sindaco e assessore allo sport Nicola Ferronato, che ha ricordato come i 100 mila euro per la tensostruttura della parrocchia siano stati una spesa “una tantum” e non costi fissi annui. «Lunardi fa parecchia confusione, come spesso gli accade. Grazie alla nuova convenzione la tensostruttura è ora utilizzata per una media di 7 ore al giorno dalle diverse società, ciò non toglie che rimanga l'esigenza di un palasport e centro convegni, riportato vicino alle piscine in segno di continuità». • G.AR. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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