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Onori all’alpino Miotto ucciso in Afghanistan Penne nere schierate

Il caporalmaggiore Matteo Miotto
Il caporalmaggiore Matteo Miotto
Il caporalmaggiore Matteo Miotto
Il caporalmaggiore Matteo Miotto

La città di Thiene oggi ricorderà e renderà onore al primo caporal maggiore Matteo Miotto, l’alpino thienese caduto in combattimento a 24 anni nella valle del Gulistan, in Afghanistan, il 31 dicembre del 2010. La cerimonia inizierà alle 10 con il ritrovo nel piazzale della chiesa dei Cappuccini dalla quale poi verrà raggiunta l’Area Eroi del cimitero dove riposa il militare decorato al Valor dell’Esercito. Terminata la commemorazione nel camposanto sarà la chiesa di Maria Ausiliatrice della Conca, in via San Gaetano, a ospitare la messa delle 11. «Rispettando la quotidianità, sono qui, al cimitero in questo angolo dove tutto oramai è familiare, dove storia e ricordi si legano in un connubio di tristezza e serenità», è il pensiero del padre di Matteo, Franco Miotto, pubblicato sabato su Facebook. «Ovunque spazi, lo sguardo cattura cose viste innumerevoli volte. Nomi, iscrizioni, epitaffi su fratelli di Matteo nati 100 anni prima, legati dallo stesso triste destino. Ripercorrendo a ritroso il sentiero tracciato dalla sorte che qui ha portato Matteo, non posso non tornare a quel terribile primo gennaio 2011. Quantunque mi sforzi di dare cronologia ai fatti di allora, forse, per la particolarità del momento e l’incalzare degli eventi, i ricordi mi tornano sbiaditi, confusi, una forma probabile di autodifesa del cervello, incapace allora di dare ordine alle cose», prosegue il genitore nel post. «Da allora sono trascorsi 8 anni. La vita può essere spietata, ma va vissuta, non scende a compromessi, ma nella sua durezza dà forza, coraggio e il gusto di apprezzare quello che ti è rimasto». [END_1]© RIPRODUZIONE RISERVATA

MA.BI.

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