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Malore mentre lavora Morto operaio di 40 anni

L’operaio è morto nonostante i soccorsi del Suem. ARCHIVIO
L’operaio è morto nonostante i soccorsi del Suem. ARCHIVIO
L’operaio è morto nonostante i soccorsi del Suem. ARCHIVIO
L’operaio è morto nonostante i soccorsi del Suem. ARCHIVIO

Si è accasciato a terra durante il turno pomeridiano nel magazzino della Barausse, la famosa azienda produttrice di porte, a Monticello Conte Otto. Un malore improvviso che l'ha colto nel bel mezzo di una giornata lavorativa come tante dalla quale però Fabio Ricci, dipendente classe 1978 del gruppo del mobile vicentino leader nella fabbricazione di serramenti, non ha purtroppo fatto ritorno. A nulla sono valsi i tentativi dei medici di strappare alla morte l'uomo, nato a Monza 40 anni fa ma residente a Grumolo delle Abbadesse con la famiglia, che nel pomeriggio di ieri è stato dichiarato morto poco dopo l'arrivo all'ospedale San Bortolo di Vicenza, dov'era stato trasportato in condizioni serissime e che lasciavano ben poche speranze. Tutto è accaduto in una manciata di minuti, intorno alle 15.30, nel deposito di via Capitello 13, all'inizio del territorio monticellese, dove si trova uno degli stabilimenti della Barausse, che progetta, realizza e commercializza i suoi prodotti in tutto il mondo da oltre cinquant'anni. Ricci stava svolgendo il suo lavoro come ogni giorno quando si è sentito male, probabilmente per un infarto ma solo gli esami lo diranno, perdendo i sensi e cadendo sul pavimento. In quel momento l'addetto al magazzino si trovava da solo e dunque nessuno dei colleghi ha assistito al malore fatale: quando gli altri dipendenti sono arrivati infatti, appena qualche minuto dopo, Ricci era già a terra ed è apparso subito chiaro come il quadro clinico fosse gravissimo. Nonostante il tempestivo soccorso da parte del personale del Suem 118 che ha provato ripetutamente ad effettuare le manovre di rianimazione, per Ricci non c'è stato nulla da fare. Intubato e trasportato in ambulanza al San Bortolo, poco dopo l'ingresso al nosocomio è arrivata la notizia del decesso, che ha gettato nella disperazione familiari, colleghi, amici e conoscenti. L'uomo, che pare lavorasse da tempo alla Barausse, era sposato e aveva due figli piccoli. In via Capitello sono intervenuti gli ispettori dello Spisal dell'Ulss 8 berica per disporre gli accertamenti di routine anche se pare acclarato che si tratti di morte naturale, pur in un contesto lavorativo. Non si prefigurerebbe, insomma, il caso dell'infortunio o dell'incidente ma solo di una tragica fatalità. A supporto del servizio di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, nella filiale della Barausse sono giunti anche i carabinieri della tenenza di Dueville, che hanno acquisito i verbali. Informato in serata dell'accaduto anche il sindaco di Monticello Conte Otto Claudio Benincà, che si è detto addolorato per la perdita di un uomo ancora molto giovane in simili circostanze e ha espresso vicinanza alla famiglia in primis e all'azienda. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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