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La minoranza alla giunta «Ci vuole più coraggio»

Il municipio di Val Liona dopo la fusione di  Grancona e San Germano
Il municipio di Val Liona dopo la fusione di Grancona e San Germano
Il municipio di Val Liona dopo la fusione di  Grancona e San Germano
Il municipio di Val Liona dopo la fusione di Grancona e San Germano

«È con sconcerto che apprendo dalle dichiarazioni relative all'imminente riapertura della cava di Campolongo e alla ricerca di writers (che dovrebbero dipingere i muri con le bombolette spray) per “abbellire” lo sfregio inferto nel cuore del centro storico di Villa del Ferro, uno dei più preservati dell'intera area berica». Non si tiene Ilenia Litturi, consigliere comunale capogruppo del gruppo di minoranza “SìAmo Val Liona”, la candidata che alle scorse elezioni amministrative ha ricevuto il maggior numero di preferenze della storia elettorale sia di San Germano, dove risiede, che di Grancona, i due centri che in seguito all'esito positivo del referendum di metà febbraio di un anno fa si sono fusi dando vita al nuovo Comune di Val Liona. La portavoce della minoranza è una sostenitrice della fusione fra gli enti, ma non è soddisfatta come l’amministrazione nata di recente sta portando avanti il suo programma. Per un solo e unico voto di differenza, che è stato contestato dal suo gruppo con un ricorso presentato davanti al tribunale amministrativo regionale, che a ottobre ha tuttavia confermato il risultato delle votazioni di maggio, la sua lista non è risultata vincitrice, e dunque ora lancia le sue frecciate dai banchi dell’opposizione. Che cosa pensa di questi primi mesi di amministrazione del sindaco Maurizio Fipponi, vincitore delle elezioni con "Progetto Val Liona"? Come gruppo siamo convinti che le fusioni siano un’opportunità e rappresentino uno strumento per migliorare i servizi al cittadino, per poter amministrare in modo più efficace il territorio e per definirne con lungimiranza il futuro. L'unione non fa la forza se non si ha una strategia. E quindi? Serve per questo il coraggio che è mancato finora. I soldi ci sono e quindi non ci sono più scusanti. Devono essere investiti con una visione di opere e servizi a lungo termine, non sprecati. Che altro servirebbe? Serve un piano condiviso perché tra le due parti c'è un solo voto di scarto e la democrazia non è dittatura della maggioranza. Il nostro comune non può essere senz'anima, senza prospettiva, in balia di ripicche e sgambetti. Bisogna investire sull'intera comunità dando alla cittadinanza quei servizi di cui ha bisogno, facendola sentire orgogliosa di essere Val Liona. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Guarda

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