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Ex scuole Bonin «Non perderemo il finanziamento»

È una corsa contro il tempo per non perdere i contributi per il recupero delle ex scuole. DAL SASSO
È una corsa contro il tempo per non perdere i contributi per il recupero delle ex scuole. DAL SASSO
È una corsa contro il tempo per non perdere i contributi per il recupero delle ex scuole. DAL SASSO
È una corsa contro il tempo per non perdere i contributi per il recupero delle ex scuole. DAL SASSO

Una proroga per salvare il finanziamento destinato al recupero delle ex scuole elementari Bonin Longare. Senza questo passo il progetto rischia di saltare e l’amministrazione comunale potrebbe perdere un milione e mezzo di euro già promessi come contributo europeo, ma erogabili solo se i lavori verranno rendicontati entro il 30 settembre. Difficile pensare che il Comune riesca ad arrivare a quella data con il cantiere avviato e gli interventi già documentabili, calcolando che in mezzo ci sono anche le elezioni amministrative. Ed è lo stesso sindaco che, conscio delle difficoltà, ora pensa di chiedere più tempo per non gettare alle ortiche il lavoro fatto finora. Con le minoranze che, tuttavia, rimangono pessimiste . «Sul piatto non c’è niente, oltre a un costoso progetto - dicee Andrea Miazzolo del gruppo all’opposizione Un futuro per Quinto -. Le tempistiche per la progettazione e la riqualificazione a tutt’oggi appaiono impossibili da rispettare e intanto si colpevolizza la lentezza della Regione. Di questo passo non sarà portato a casa il contributo europeo di 1,5 milioni di euro. Chiediamo al sindaco Renzo Segato un maggiore coinvolgimento e informazioni aggiornate». Intanto però, Banca San Giorgio Quinto Valle Agno ha onorato il proprio impegno erogando al Comune entro il 31 dicembre 2017 il primo contributo concordato, pari a 490mila euro. «Sono stato sindaco anch’io a Quinto Vicentino – dice il presidente della banca, Giorgio Sandini – conosco la storia dell’edificio riconosciuto lo scorso anno d’interesse culturale dal ministero dei Beni Attività culturali e Turismo». La somma promessa per “interventi qualificanti” era nell’aria ancora nel 2011 ai tempi del sindaco Valter Gasparotto, che già pensava alle ex scuole, e che ora siede all’opposizione con Miazzolo. «Un pool di progettisti si è aggiudicato il bando di concorso per l’assegnazione del progetto definitivo/esecutivo - spiega il sindaco Renzo Segato -. Però soltanto a maggio scorso siamo stati informati del contributo dalla stessa Regione che attende la rendicontazione dei lavori entro il 30 settembre 2018. Chiederemo un’eventuale proroga». Il progetto prevede che le ex scuole ospitino uffici comunali, Protezione civile, spazi a uso pubblico nei due piani, dove c’erano otto grandi aule, ingresso e servizi igienici. La parte originale è il corpo centrale, ampliato ai due lati nel 1953. Ma l’opposizione continua a rimanere perplessa: «Non considero una buona idea spostare gli uffici comunali dall’attuale sede, Villa Thiene, alle ex scuole – conclude Miazzolo -. Sarebbe difficile e costoso mantenere attivi ed efficienti entrambi gli edifici. Non lo sto dicendo io oggi, la preoccupazione è emersa in passato nel corso di incontri pubblici». Comunque, prima di affrontare la scadenza del 30 settembre ci saranno le elezioni comunali. Sul piatto resteranno pure la riqualificazione di piazza IV Novembre e la gestione di Villa Thiene patrimonio dell’umanità e dell’Unesco. Dentro, la commistione fra mostre e concerti, attività degli amministratori e degli uffici comunali in spazi condivisi, senza privacy per il pubblico. • R.D.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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