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Degrado e baby gang nell’ex sede Dc

A sinistra la casa presa di mira da gang di ragazzini e vandali. Un tempo era asilo e sede della Dc. COLORFOTO
A sinistra la casa presa di mira da gang di ragazzini e vandali. Un tempo era asilo e sede della Dc. COLORFOTO
A sinistra la casa presa di mira da gang di ragazzini e vandali. Un tempo era asilo e sede della Dc. COLORFOTO
A sinistra la casa presa di mira da gang di ragazzini e vandali. Un tempo era asilo e sede della Dc. COLORFOTO

Un ricovero per senza tetto e sbandati ma, anche, un improvvisato quartier generale per gruppi di ragazzini che, in quella casa abbandonata nel cuore di Costabissara, si incontrano per fumare, bere e compiere piccoli atti di vandalismo. Cancellando così, tra immondizia e scritte volgari, la storia di un luogo che fu, fino alla metà del secolo scorso, asilo parrocchiale e ufficio territoriale della Democrazia Cristiana. È preda del degrado da decenni ma è solo qualche giorno fa che l'ex edificio parrocchiale -oggi sotto curatore fallimentare- al civico 16 di via Marconi è tornato nuovamente alla ribalta delle cronache, dopo il principio d'incendio che ha richiesto l'intervento dei vigili del fuoco e della polizia locale. Proprio gli agenti dell'Unione dei Comuni, che già in passato hanno effettuato controlli nei pressi dell'immobile, sono stati allertati da un residente che nel tardo pomeriggio di martedì aveva notato un denso fumo uscire da una delle finestre della casa. All'interno, come i vigili hanno appurato, aveva preso fuoco una catasta di carta e vecchi giornali ammassati in una vasca da bagno al secondo piano: ad alimentare le fiamme, contenute fortunatamente grazie al lavoro dei pompieri di Vicenza che in un'ora hanno riportato la situazione alla normalità, alcuni mozziconi. Resti di sigarette o canne, difficile dirlo, lasciati in modo sconsiderato da qualcuno che, quel pomeriggio, aveva bivaccato nelle stanze sfitte da decenni: a conferma delle continue incursioni nello stabile gli uomini del comandante Ermanno Pianegonda hanno rinvenuto, oltre ai mozziconi, bottiglie, cartacce e rifiuti di vario genere. Alle pareti, scritte e graffiti con le bombolette, testimonianza del passaggio, anche recentemente, tanto di senza fissa dimora quanto di ignoti, forse giovani, vandali. Che, nonostante si cerchi di mantenere gli ingressi chiusi, puntualmente riescono ad entrare, forzando la porta principale o introducendosi dalle finestre. «Purtroppo l'edificio è vuoto da molti anni e come Comune noi non possiamo fare nulla, se non sollecitare continuamente il curatore che lo ha in gestione affinché lo mantenga pulito e in ordine -spiega il vicesindaco di Costabissara Giovanni Maria Forte- cosa che, quando non si ha a che fare con un privato proprietario, difficilmente si riesce ad ottenere». «Anzi -rincara la dose il vicesindaco- bisognerebbe proprio dirlo che il più delle volte questi curatori fallimentari se ne sbattono di quello che succede». Nonostante le numerose ordinanze emanate nel tempo dagli uffici comunali per imporre un minimo di decoro e sicurezza in quella porzione di via Marconi, la casa continua infatti ad essere meta di balordi e perdigiorno, con buona pace di chi, in paese, ne ricorda i fasti del passato. Quando in quelle stanze, parliamo di almeno quarant'anni fa come ripercorre Forte, giocavano e si formavano i bimbi della scuola materna parrocchiale prima di lasciare spazio, sempre nei decenni addietro, alla vecchia sede della “Balena bianca”. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giulia Armeni

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