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Coniugi malati e pure sfrattati Il Comune trova la soluzione

La casa trovata dal Comune e messa a disposizione dei coniugi. B.C.
La casa trovata dal Comune e messa a disposizione dei coniugi. B.C.
La casa trovata dal Comune e messa a disposizione dei coniugi. B.C.
La casa trovata dal Comune e messa a disposizione dei coniugi. B.C.

Bruno Cogo Il Comune ha trovato casa ad una famiglia italiana sfrattata. Al centro di questa operazione piuttosto complessa che ha visto coinvolti l’Ulss 7, il Centro di salute mentale ed i servizi sociali dell’Unione Montana Pasubio Alto Vicentino due persone con una situazione socio-sanitaria molto difficile. Alla fine l’accordo tra il sindaco Umberto Poscoliero e l’amministratore di sostegno del proprietario dell’altro 50 per cento dell’immobile ha permesso di trovare una temporanea risposta di tipo abitativo. I due coniugi, come riferito dall’assistente sociale, nonostante ripetuti tentativi non erano riusciti a reperire un alloggio così come non è stato possibile predisporne la compravendita. Impossibile per loro trovare alloggio in Istituti o Case di accoglienza per senza fissa dimora così come non si è trovato alcun parente o amico disposto ad ospitarli. La casa dove andranno ad abitare era stata ceduta lo scorso anno, assieme ad alcuni beni immobili, da un’anziana rimasta sola; in cambio il Comune si è impegnato a pagarle la retta della casa di riposo dov’è tuttora ospitata. Nel frattempo si è presentata questa emergenza abitativa con una famiglia che ha ricevuto un avviso di rilascio di immobile, a seguito di convalida di sfratto, già prorogato diverse volte. «Una situazione rischiosa, diventata ingestibile e che si è aggravata a causa dello stato di salute psico-fisica dei due coniugi – spiega il sindaco -. Ho chiesto all’avvocato Manlio Tisato, di Schio, di sospendere l’esecuzione dello sfratto in attesa di approntare un progetto condiviso da tutte le parti, con il coinvolgimento dell’avvocato Marta Rossi amministratore di sostegno dei due coniugi, che si è potuto concretizzare grazie alla sensibilità e alla disponibilità di tante persone. L’Ulss 7 ed il Servizio sociale dell’Unione montana hanno dato il loro assenso alla stesura di un progetto di intervento socio-assistenziale predisposto dai servizi sociali comunali monitorato congiuntamente con il Centro di salute mentale». Il Gruppo di protezione civile e gli operai comunali hanno provveduto ad effettuare i lavori di sgombero, pulizia, tinteggiatura e messa in sicurezza della casa che, per fronteggiare l’emergenza, è stata messa a disposizione in comodato gratuito; i residenti dovranno sostenere le spese delle utenze. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bruno Cogo

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